Il Savt dice no alla violenza sulle donne: «Raccontare la bellezza per lottare contro l’intolleranza»
L'iniziativa Dans quel genre de monde vivons-nous? Histoires de vie d’ici et de là-bas è in programma il 7 dicembre
Dans quel genre de monde vivons-nous? Histoires de vie d’ici et de là-bas. È il nome dell’evento di sensibilizzazione e contrasto alla violenza sulle donne organizzato dal Savt. Pensata in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del prossimo sabato 25 novembre, l’iniziativa è in programma alle 18 del 7 dicembre nella sede del sindacato ad Aosta.
Il Savt dice no alla violenza sulle donne
«Parleremo di come raccontare la bellezza per lottare contro l’intolleranza oltre che di come costruire una nuova narrativa etica e onesta contro i pregiudizi e a favore dell’alterità – ha anticipato Sonia Chabod, referente del Savt per le pari opportunità, durante la conferenza stampa di oggi, 22 novembre -. Vorremmo una società aperta tutti coloro che hanno un patrimonio di esperienze, conoscenze, saper fare e idee da convivere, rispettosa delle esigenze e delle aspettative di chiunque, libera dall’ignoranza che è origine della violenza».
Il percorso
Come una sorta di grande contenitore, “Dans quel genre de monde vivons-nous?” raccoglie e prosegue la serie di progetti già avviata dal Savt nell’ambito della promozione della parità e della lotta ai pregiudizi di genere. Tale ambizioso percorso ha quest’oggi raggiunto una altra delle sue tappe con la presentazione ufficiale del nuovo logo dedicato al Savt égalite des chances. Un otto che si trasforma in infinito a evidenziare un lavoro di valorizzazione delle differenze ed educazione al rispetto che esulino dalle sole ricorrenze del 25 novembre e dell’8 marzo.
«Non facile parlare di violenza in un momento così»
«Non è un compito facile prendere parola sulla violenza in un momento di così tanto rumore, sia di coloro che vogliono ribellarsi al sistema sia di coloro vorrebbero soltanto restare al centro dell’attenzione – ha rimarcato la fotografa documentarista Margherita Dametti, i cui scatti saranno protagonisti dell’incontro di dicembre -. È soltanto l’inizio di un lungo itinerario di smontaggio dei pregiudizi e cambiamento di paradigma non soltanto sulla percezione della donna ma in generale sulla concezione dell’alterità».
«Riuscire a incontrare l’altro senza preconcetti»
Come ricordato dal segretario generale Claudio Albertinelli, per l’organizzazione di “Dans quel genre de monde vivons-nous?” il Savt ha richiesto la collaborazione della psicologa e cooperante di origini valdostane Marzia Vigliaroni.
«È stata la mia vita nel Quartiere Cogne a darmi lo spunto a lavorare nel campo della cooperazione, un cammino che mi ha aiutata a capire come riuscire a incontrare l’altro senza visioni offuscate dai preconcetti – ha osservato la professionista -. In questo senso la lingua francese è stata per me un regalo immenso poiché mi ha permesso di lavorare e fare rete su tutta l’Africa francofona».