Qualità della vita: la regina è Udine, Aosta sale al quarto posto
E' quanto rileva l'indagine de Il Sole 24 Ore. La nostra provincia guadagna due posizioni. Nota dolente: troppe persone sole
Secondo l’indagine annuale del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, è Udine la città italiana dove si vive meglio. Sul podio anche Bologna e Trento.
Aosta, con il suo territorio considerato provincia a fini statistici, si piazza ai piedi del podio, guadagnando due posizioni rispetto a un anno. Udine è la città regina guadagnando addirittura 11 posizioni; Bologna ne perde una, mentre Trento ne guadagna due.
Sorpresa in fondo alla classifica: la Sicilia (Enna e Caltanissetta in particolare) lascia la maglia nera alla Puglia, visto che Foggia diventa il fanalino di coda.
La top ten
La top ten della classifica generale:
- 1° Udine
- 2° Bologna
- 3° Trento
- 4° Aosta
- 5° Bergamo
- 6° Firenze
- 7° Modena
- 8° Milano
- 9° Monza Brianza
- 10° Verona.
Tra le città piemontesi, Torino è al 36° posto e Novara al 42°, Biella 52°, Vercelli 56°.
Sei le aree tematiche
Sei le aree tematiche prese in considerazione: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza e cultura e tempo libero.
Nella classifica ricchezza e consumi vince Monza e Brianza; affari e lavoro Milano; demografia, società e salute Bologna; Ambiente e servizi Bergamo; cultura e tempo libero Trieste.
Aosta
Aosta eccelle nella classifica relativa a ricchezza e consumi dove si piazza al 2° posto ((con un miglioramento di 23 posizioni a livello nazionale). Nella classifica affari e lavoro l’incremento è addirittura di 26 posizioni, ma la posizione è un 31° posto generale. I valori più positivi – migliori della media nazionale – riguardano i depositi bancari, i consumi pro capite e la percentuale di riqualificazioni energetiche.
Molto bene il lavoro: il 75% dei valdostani in età lavorativa è occupato; 10 punti percentuali meglio della media nazionale.
Nell’area ambiente e servizi Aosta è nona e in cultura e tempo libero ottava.
Forse una sorpresa nella sanità, dove la situazione è in linea con i dati della media nazionale, sia per numero di medici di base che per la disponibilità di posti letto.
Le note dolenti
La voce demografia e società è quella che perde più posizioni in classifica, 34, con Aosta che scendo in 65ª posizione. La popolazione sta invecchiando e diminuendo.
Piazzamento che deve far riflettere nell’indice della solitudine: le persone sole rappresentano il 44% del totale dei nuclei familiari. E la Valle si piazza alla 103ª posizione, al quartultimo posto.
Infine il capitolo giustizia: Aosta perde 7 posizioni (scende al 23° posto). A pesare il dato sulle denunce di furti con destrezza: 50 ogni 100 mila abitanti, quasi il doppio della media nazionale. Forse in Valle d’Aosta si denuncia di più?
Nuti: merito al sistema città-regione
“Prendiamo atto con soddisfazione ma senza trionfalismi delle classifiche delle due testate economiche, consci sia di quanta parte in tali risultati abbiano alcuni indicatori che prescindono l’azione politico-amministrativa degli enti locali e/o territoriali sia del “peccato originale” che vede Aosta ricompresa e trattata alla stregua delle altre 106 province siano esse ordinarie o autonome, e quindi in una dimensione che è quella dell’intera regione – commenta il sindaco di Aosta, Gianni Nuti – .Ciò premesso, registriamo comunque dei risultati che rendono merito al sistema città-regione, confermando una sensazione che, in qualità di amministratori che vivono a contatto con i cittadini 365 giorni all’anno, registriamo quotidianamente, vale a dire la presa d’atto che esiste un generale apprezzamento per quanto l’Amministrazione del capoluogo, insieme aquelle degli altri Enti locali e a quella della Regione autonoma Valle d’Aosta, fa per la cittadinanza in diversi settori, al netto delle polemiche politiche spesso strumentali che sempre più si insinuano nella galassia dei social, celandosi artatamente sotto la maschera della vox populi”.
(re.aostanews.it)