Le Sommet du Grand Continent, in Valle d’Aosta «il Davos dell’Unione Europea»
La rivista Le Grand Continent lancia il primo forum, Sommet du Grand Continent, sotto il patronato dei presidenti Macron e Mattarella, del Parlamento europeo e dell'Unesco, che si terrà a Saint-Vincent dal 18 al 20 dicembre
La Valle d’Aosta rivendica il suo storico ruolo di carrefour d’Europa e punta a ritagliarsi lo spazio «che meritiamo» accogliendo, dal 18 al 20 dicembre, la prima edizione de Le Sommet du Grand Continent.
Una sorta di «Davos dell’Unione Europea» come sintetizza l’assessore regionale agli Affari europei, Luciano Caveri, nella conferenza di lancio dell’iniziativa, questo pomeriggio ad Aosta, un forum che ambisce a diventare luogo di scambio tra personalità strategiche, politiche e intellettuali a livello europeo e planetario.
Per tre giorni al Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent, 130 personalità del calibro di Josep Borell e Maroš Šefčovič, vice presidenti della Commissione europea, la prima ministra dell’Estonia Kaja Kallas, Alberto Fernandez, presidente uscente dell’Argentina e ancora Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri, José Manuel Albares (ministro degli Affari esteri dell’Union Europeae della cooperazione), Margarita Robles (ministra spagnola della Difesa), altri ministri e segretari di Stato europei, si confronteranno sulle grandi sfide dell’oggi: la trasnizione geopolitica, la transizione energetica e la transizione digitale.
A organizzare il forum la rivista Le Grand Continent, diretta dal valdostano Gilles Gressani, già presidente del Groupe d’études géopolitiques e docente a Sciences Po, a Parigi.
Le Sommet du Grand Continent
«Nell’ambito dello sviluppo della rivista Le Grand Continent, che ha eventi settimanali a Parigi, Roma, Madrid, c’era la necessità di creare un nuovo format, un appuntamento annuale che consenta alle personalità che già contribuiscono alla rivista, di incontrarsi e confrontarsi» spiega Gressani, in videoconferenza dalla redazione della rivista, a Parigi.
Le Sommet du Grand Continent è organizzato sotto l’alto patronato dei presidenti della repubblica di Francia e Italia, Emmanuel Macron e Sergio Mattarella, sotto il patronato del Parlamento europeo e dell’Unesco, in partenariato con le Service européen d’action extérieure.
La scelta della Valle d’Aosta non è casuale, dice Gressani, «nel cuore delle Alpi e dell’Europa, un luogo bellissimo che permette di socializzare e creare comunità attorno all’Europa del futuro».
I lavori inizieranno lunedì 18 dicembre con conferenze, seminari ed altri spazi di scambio multilingue, multilivello, e interdisciplinari.
Le Sommet du Grand Continent raggiungerà a tutti gli effetti la cima mercoledì 20 dicembre ai 3.466 metri di Punta Helbonner, su Skyway dove sarà lanciato anche premio letterario Grand Continent.
I commenti
Le Grand Sommet è sostenuto con convinzione dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, con «voglia di far parte del progetto e di introdirre nuovamente la Valle d’Aosta nel contesto europeo di cui ha sempre fatto parte» dice il presidente della Regione Renzo Testolin.
Un modo, dice Testolin per riprendersi una «visibilità che meritiamo, come piccola patria che non ha al momento possibilità di esprimersi in Europa».
Il presidente ricorda come Le Grand Sommet sarà l’occasione per valorizzare il trattato del quirinale e parlare di temi che legano Valle d’Aosta e Francia, dalle infrastrutture alla cultura e «confrontarci con personalità che possono darci suggerimenti per inserirci a pieno titolo nella questione europea».
L’assessore Luciano Caveri sottolinea come «il Davos dell’Unione europea» sarà «un momento importante per fare il punto della situazione sulla regione alpina, e l’occasione per conferire a Michel Barnier (capo negoziatore per l’Unione sulla Brexit, 2016-2020), l’onorificenza di Amis de la Vallée d’Aoste, assegnatagli nel 2007».
(erika david)