Ad Aosta il romanzo su Donato Bilancia, il serial killer che giocava al Casino de la Vallée
Il Torto, il romanzo di Carlo Piano
CULTURA
di Erika David  
il 19/01/2024

Ad Aosta il romanzo su Donato Bilancia, il serial killer che giocava al Casino de la Vallée

La libreria BrivioDue di Aosta ospiterà domani, sabato 20 gennaio, il giornalista e scrittore Carlo Piano che presenterà il suo libro Il Torto sui 17 omicidi di Donato Bilancia

Donato Bilancia è stato il serial killer più spietato d’Italia.

Nell’arco di sei mesi, da ottobre 1997 ad aprile 1998, terrorizzò tutto il basso Piemonte e la Liguria dove si macchiò di 17 omicidi.

La caccia al killer dei treni o delle prostitute sfiorò anche la Valle d’Aosta perché Bilancia, che si faceva chiamare Walter, era un giocatore incallito e assiduo frequentatore del Casino de la Vallée di Saint-Vincent dove lui stesso, durante gli interrogatori, diceva di essere stato.

Carlo Piano, classe 1965, genovese, seguì il caso Bilancia come inviato di un quotidiano nazionale e adesso, a distanza di 25 anni dall’arresto dell’uomo e a tre anni dalla sua morte in carcere, malato di Covid, torna sulle tracce dell’assassino con il romanzo Il Torto – Diciassette gradini verso l’inferno (e/o edizioni).

La presentazione

Domani, sabato 20 gennaio, alle 17.30, la libreria BrivioDue di piazza Chanoux, ad Aosta, ospiterà la presentazione del libro di Piano che sarà supportato dagli interventi dello psichiatra e psicoterapeuta Gerardo Di Carlo e moderato dalla giornalista Fabiola Megna.

La presentazione è a ingresso gratuito, ma a fini organizzativi è consigliata la prenotazione allo 0165235946 o via whatsapp al 3466286717.

La libreria si occupa della spedizione dei libri autografati dall’autore in tutta Italia con LibridaAsporto, e c’è la possibilità di richiedere una dedica a distanza con il ritiro successivo alla presentazione.

La presentazione potrà essere seguita anche in diretta Facebook e video sul canale Youtube della libreria.

Le foto segnaletiche di Donato Bilancia 

Il Torto

«Chi era Donato Bilancia? Ladro e gentiluomo alla Arsenio Lupin, nottambulo della suburra genovese, giocatore incallito ma fedele all’azzardo della parola data, Walterino, il più feroce assassino che il Bel Paese ricordi dai tempi del mostro di Firenze» si legge nella presentazione del libro.

«Un bambino che andava bene a scuola e che prese una china storta. Donato Bilancia detto Walter resta un caso senza spiegazione. Enigma ed emblema di quella banalità del male che, come Iago dell’Otello, nella sua evidenza, non risponde».

«In questo raggelante romanzo, Carlo Piano ricostruisce nei dettagli la vita di quest’anima dannata, di questo oscuro assassino, senza mai cedere a un facile, morboso voyeurismo; indagando senza preconcetti e con tenace coinvolgimento nelle pieghe, nelle motivazioni, nei deliri di questa mente feroce. Responsabile di diciassette omicidi. Come il cannibale Jeffrey Dahmer ma nel giro di appena sei mesi. Un semestre immerso nel sangue».

«Il cosiddetto serial killer dei treni venne catturato venticinque anni fa e nella primavera del 2000 condannato a scontare tredici ergastoli per i diciassette omicidi dei quali si dichiarò colpevole. Questa è la sua storia, articolata nei diciassette drammatici momenti che ne suggellarono il destino. Diciassette gradini per scendere precipitosamente al male, come in una bolgia. Dal furto all’omicidio con movente, dall’assassinio per vendetta all’omicidio seriale alla rinfusa, fino alla profanazione del cadavere di una ragazza della quale neppure conosceva il nome».

«Diciassette abomini che, una volta assicurato alla giustizia, gli costeranno il carcere a vita. Uscirà solo una volta, con un permesso di qualche ora, per andare a salutare i genitori sepolti a Nizza Monferrato. Dietro le sbarre prese la laurea, lui che aveva a stento finito di leggere l’abbecedario. Infettato dal Covid morirà poco prima di Natale del 2020, solo come un cane, in una cella infestata dalle ombre, dopo aver rifiutato le cure. Si rifugiò nella religione? Forse baluginò l’idea. Si pentì? Era folle o solo sopraffatto dal rancore? Donato Bilancia detto Walter resta un caso senza spiegazione».

Il giornalista e scrittore Carlo Piano

Il Torto – Diciassette gradini verso l’inferno di Carlo Piano ha vinto il Premio Giorgio Scerbanenco 2023 per la miglior opera di narrativa italiana dell’anno di genere noir.

Carlo Piano collabora con RepubblicaLa Stampa e il Secolo XIX.

Insieme al padre, il noto architetto Renzo, ha scritto Atlantide per Feltrinelli. Per edizioni E/o  ha pubblicato anche Il cantiere di Berto, tragedia e rinascita del ponte di Genova.

(e.d.)

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