Torna il Tour du Rutor, unica tappa italiana della Grande Course
La 21ª edizione della gara di scialpinismo a coppie, il Millet Tour du Rutor Extrême, presentata oggi al Planibel, si terrà tra La Thuile, Valgrisenche e Arvier dal 22 al 24 marzo
Si terrà dal 22 al 24 marzo la 21ª edizione del Tour du Rutor.
L’edizione 2024 del Millet Tour du Rutor Extrême è stata presentata questa mattina al Planibel Hôtel & Residence di La Thuile.
La classica scialpinistica che coinvolge i territori di La Thuile, Valgrisenche e Arvier quest’anno sarà l’unica tappa italiana della Grande Coruse, e chiuderà la Coppa Italia Fisi.
La gara
Solita formula a coppie per la categoria assoluta, mentre le categorie giovanili gareggeranno a livello individuale.
Il percorso si sviluppa su 105 km (60 km di salite, 45 di freeride e 6 in cresta con passaggi oltre i 3.000 metri), con 7.000 metri di dislivello positivo.
Le iscrizioni chiuderanno lunedì 11 marzo alle 24 (lunedì 18 per i giovani), attualmente sono già oltre 130 , da 14 nazioni, le squadre accreditate.
«Ci sono tutte le condizioni per una strepitosa 21ª edizione» dice il direttore percorso Roger Bovard.
«Avremo tre tapponi “old style” proposti in chiave moderna» dice.
La conferenza di presentazione del Tour du Rutor
Day one, la grande traversata
«La prova inaugurale prevede partenza dalle piste di La Thuile e arrivo a Valgrisenche. Sarà un “garone” con ben 2400 m di dislivello in salita che, in parte, ricalcherà l’itinerario del ’33; una spettacolare traversata su uno dei ghiacciai più grandi della Valle d’Aosta e delle Alpi» spiega Bovard.
Day two, into the wild
La seconda tappa si sviluppa a Valgrisenche e all’Alpe Vielle.
«Questa seconda tappa, rispetto a quella d’esordio, sarà più moderna e nervosa con tante salite, discese, canalini, cambi d’assetto e tratti alpinistici in cresta. Tutti gli ingredienti per una grande e memorabile giornata in vero stile La Grande Course».
Day Three, il gran finale
L’ultimo giorno ci si sposta sul territorio del Comune di Arvier.
«La tappa di Planaval è un classico, il degno finale che tutti si aspettano con uno spettacolare anello intorno allo Château-Blanc. Ovviamente prevista anche la discesa finale di 2000 metri» aggiunge Bovard.
Condizioni straordinarie
«Salvo sorprese dell’ultima ora, per le tre tappe, avremo un innevamento ottimale e condizioni straordinarie» dice il direttore di gara, Marco Camandona.
«Stiamo lavorando per proporre agli atleti un Tour du Rutor tecnico, nervoso, spettacolare e alpinistico con una prima giornata che guarda al passato e che in parte ricalca la storica traversata del Ghiacciaio del Rutor, uno dei più grandi della Valle d’Aosta» spiega.
«Per noi sarà un orgoglio ricalcare le tracce dell’edizione del 1933, ovviamente con una gara rivista in chiave moderna. Sarà un’avventura per noi organizzatori e un’avventura per gli atleti. Ci avventureremo nel lato “wild” del Monte Bianco. Troveremo immense valli incontaminate con dislivelli importanti che ci porteranno oltre i 3000 metri di quota» aggiunge la guida alpina.
«Sarà una gara per grandi campioni, ma anche per amatori ben allenati e preparati. La volontà è di portare al traguardo il maggiore numero di coppie possibile. Ciò vuol dire che, se le condizioni meteo lo consentiranno, i cancelli orari saranno azzerati».
Tour du Rutor Ph. Davide Ferrari
Attenzione ai giovani e all’ambiente
Un occhio di riguardo per i giovani, i non agonisti e per l’ambiente.
«Quella giovani, per noi, non è e non sarà mai una gara di contorno. I ragazzi sono il futuro e per questo da sempre proponiamo loro percorsi di livello di differente lunghezza e garantiamo loro massima attenzione» dice Marco Camandona.
«Da quest’anno, con il supporto delle guide alpine, nella giornata di domenica, accompagneremo in quota anche chi non fa agonismo. “Team 85” che si rifà simpaticamente alla larghezza degli sci da turismo, è una bella iniziativa per avvicinare sempre più gente al nostro mondo, che sta ottenendo importanti riscontri» aggiunge il direttore di gara.
Gli organizzatori hanno un occhio di riguardo anche per l’ambiente. «Ogni anno proponiamo un balisaggio minimo e riutilizzabile. Al passaggio di tutti i concorrenti, ciò che resterà sarà solo la traccia lasciata dai loro sci».
Organizzare una tre giorni dalla logistica così complicata, ovviamente, non sarebbe possibile senza il prezioso contributo degli oltre 150 volontari e senza il supporto di enti pubblici e aziende private: «I volontari, con la loro passione e professionalità, sono da sempre il valore aggiunto del Tour du Rutor – conclude Camandona -. Non mi stancherò mai di ringraziarli e di ringraziare chi ci supporta; in primis il main sponsor Millet. Avere al nostro fianco un brand di fama mondiale è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione. Un grazie di cuore va poi agli enti pubblici locali e a tutte le aziende private. Stiamo vivendo momenti non facili dal punto di vista economico, ma nonostante tutto in molti continuano a credere in noi. Ciò vuol dire che in questi anni abbiamo lavorato bene e ci siamo costruiti una credibilità a livello internazionale».
Gli eventi collaterali del Tour du Rutor 2024
Ricco il programma degli eventi collaterali.
La manifestazione ruoterà attorno al Mountain Village, fiera di settore che si svolgerà ad Arvier dal 21 al 23 marzo.
Non va dimenticato Photoalp Arvier, concorso fotografico aperto a tutti gli appassionati di fotografia.
Prevista anche una raccolta fondi per due associazioni: la Sanonani House (casa famiglia in Nepal) e la LILT Valle d’Aosta.
Novità di quest’anno è la campagna di educazione ambientale coordinata assieme all’associazione di cooperazione transfrontaliera Teraction.
Confermata, in ambito scientifico, la collaborazione con le università e la rete di Fisioterapisti e Consulenti multidisciplinari in ambito sportivo, medico, riabilitativo per formare gli specialisti di domani.
Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.tourdurutor.com .
(re.aostanews.it)