Saint-Christophe: gli ambientalisti dicono no al circo con gli animali
Saint-Crhistophe: gli ambientalisti dicono no al circo con gli animali. Puntano il dito contro lo spettacolo Africa, il regno animale che da venerdì 8 va in scena sotto i tendoni allestiti alla Croix-Noire.
Il j’accuse
Legambiente, Avapa e Anpav Valle d’Aosta scrivono in una nota congiunta: «Ed eccoci di nuovo alle prese con gli animali esotici parcheggiati sul piazzale, sognando spazi lontani dove dovrebbero condurre la loro esistenza.Un ippopotamo, un bufalo, cammelli e grandi felini, oltre a cavalli e animali da cortile: tutti sul cemento con un po’ di paglia e sabbia».
Ricordano che «50 paesi nel mondo hanno già vietato i circhi con gli animali di cui 23 stati dell’Unione europea. E l’Italia che fa? Noi siamo purtroppo rimasti indietro: nonostante una legge delega approvata nel luglio 2022, sono ancora mancanti i decreti attuativi, perchè il decreto 1000 proroghe del febbraio 2023 ha spostato ad agosto 2024 la scadenza per l’approvazione dei decreti attuativi. Purtroppo, anche questa volta, l’Italia è in ritardo».
Si rammaricano le 3 associazioni: «Quest’anno la presenza di questo circo e la constatazione che ancora tante famiglie portano i bambini a vedere animali imprigionati e costretti ad esibirsi stride decisamente con quanto avviene negli altri paesi europei dove questi spettacoli con animali sono vietati e soprattutto stride con quanto proposto pochi giorni prima».
Solo ologrammi
Spiegano: «sullo stesso piazzale, da un circo che da anni non propone più spettacoli con animali, utilizzando invece al loro posto degli ologrammi. Così, attraverso una moderna tecnica ottica, che consente la riproduzione tridimensionale dei soggetti e dà l’impressione di una presenza reale, gli animali vengono presentati nel loro contesto naturale.Questo è il circo che combina tecnologia e attività circense, che rispetta gli animali e non provoca inutili sofferenze ad alcun essere vivente.Questo è il Circo del presente e del futuro, quello dove vogliamo portare i nostri bambini»