Skialp: sfida Italia-Francia nel Trofeo Mezzalama della rivoluzione
SPORT
di Davide Pellegrino  
il 24/04/2025

Skialp: sfida Italia-Francia nel Trofeo Mezzalama della rivoluzione

Xavier Gachet e William Bon Mardion provano a sfilare lo scettro agli Alpini nella prima edizione a coppie; sabato alle 5.30 il via dal centro di Cervinia preceduto da un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco; il ricordo di Leo Vidi, secondo 50 anni fa con la caviglia rotta

Sfida Italia-Francia nel Trofeo Mezzalama della rivoluzione a coppie.

Scatta sabato mattina alle 5.30 la prima edizione aperta a formazioni di due concorrenti.

La svolta è stata voluta dall’organizzazione per motivi di sicurezza.

Xavier Gachet e William Bon Mardion provano a sfilare lo scettro agli Alpini.

Il Centro Sportivo Esercito si affida a Davide Magnini-Matteo Eydallin e Michele Boscacci-Robert Antonioli.

Tra le donne si profila una battaglia stellare tra Axelle Mollaret-Emily Harrop e Alba De Silvestro-Giulia Compagnoni.

Dal Gabiet, sempre sabato mattina, scatterà il Mezzalama Jeunes riservato ai campioni del futuro.

In 320 al via del Trofeo Mezzalama della prima volta a coppie

Un minuto di silenzio per ricordare Papa Francesco e poi via, alle 5.30 di sabato mattina, dal centro di Cervinia.

Il Trofeo Mezzalama non si ferma ed è pronto a mandare in scena la sua edizione numero 24, la prima nel nuovo format con formazioni di due atleti ciascuna.

La svolta voluta dalla Fondazione Mezzalama è piaciuta agli appassionati, come testimoniano le 320 coppie iscritte.

Altra novità di quest’anno è il riconoscimento della categoria mista.

Confermato il tracciato classico, che propone 45 chilometri con 3.272 metri di dislivello positivo.

La Maratona dei Ghiacciai toccherà le vette leggendarie del Castore (4.226 metri) e del Naso del Lyskamm (4.272).

Il traguardo sarà posto a Gressoney-La-Trinité.

Il Trofeo Mezzalama, che chiuderà la Grande Course, sarà valido come Campionato Mondiale ISMF di lunga distanza.

Adriano Favre: «Giacciaio in ottime condizioni»

I dubbi della scorsa settimana, quando la Valle d’Aosta è stata attraversata da una forte perturbazione che ha portato tanta neve in quota e fatto danni in basso, sono stati spazzati via da una finestra di ritrovata stabilità, che ha consentito al collaudato staff diretto da Adriano Favre di tracciare il percorso classico e accendere il semaforo verde per la gara.

«Abbiamo finito di mettere in sicurezza e tracciare tutto l’itinerario – spiega il numero 1 della gara -. Le condizioni del ghiacciaio sono ottime: le ultime nevicate hanno regalato finalmente un aspetto invernale a tutto il massiccio del Monte Rosa. I tratti verticali del Castore e del Naso del Lyskamm richiederanno i ramponi, ma saranno meno estremi rispetto alle passate edizioni. Anche nella parte bassa del tracciato, in direzione Gabiet e poi Gressoney-La-Trinité, l’innevamento è buono: gli atleti arriveranno con gli sci ai piedi quasi fino al traguardo».

Sfida Italia-Francia nel Mezzalama della rivoluzione

Al via ci saranno tanti big, il che aumenta a dismisura l’attesa.

Il ruolo di favoriti spetta ai francesi campioni del mondo a squadre Xavier Gachet e William Bon Mardion e alle due mini-cordate del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur.

Gli Alpini punteranno su Davide Magnini-Matteo Eydallin e Michele Boscacci-Robert Antonioli.

Possibili quarti incomodi sono Alex Oberbacher-William Boffelli, reduci dal trionfo al Trofeo Parravicini.

Il ruolo di outsider calza a pennello per i transalpini Samuel Equy-Matheo Jacquemoud e per Nadir Maguet-Anselme Damevin.

Francia-Italia di fronte anche tra le donne.

Le stelle sono Axelle Mollaret-Emily Harrop e Alba De Silvestro-Giulia Compagnoni.

In mattinata ci sarà anche il Mezzalama Jeunes aperto ai futuri campioni dello skialpche.

Il via sarà dato dal Gabiet su tracciati diversi a seconda della categoria.

Per permettere ai tifosi di seguire la gara, gli impianti apriranno all’alba: alle 5 la funivia da Cervinia verso Plateau Rosa, alle 5.30 le telecabine dal Gabiet e da Alagna per Punta Indren.

50 anni dall’impresa di Leo Vidi: secondo con la caviglia rotta

Il Trofeo Mezzalama ha scritto pagine epiche dello scialpinismo mondiale.

Una di queste è datata 1975, quando l’allora 21enne Leo Vidi difese i colori dell’Esercito.

Il talento di Cogne corse con i fratelli Aldo e Gianfranco Stella.

Gli Alpini presero subito il comando, ma sul più bello qualcosa andò storto.

«Avevo 21 anni e ai fratelli Stella, dominatori delle due ultime edizioni con i colori del Centro Sportivo Esercito, mancava solo quella terza vittoria per conquistare il trofeo – racconta il campione di Cogne -. A Courmayeur, eravamo un gruppetto di 10 scialpinisti ed era normale routine sottoporci a numerosi test e selezioni per capire chi sarebbe entrato in squadra con Aldo e Gianfranco. Con tanta fatica, determinazione e voglia di partecipare, mi guadagni la candidatura e la relativa pesante responsabilità del caso».

Vidi entra nel dettaglio della gara.

Leo Vidi al Mezzalama del 1975

«La partenza era fissata al Colle del Teodulo, mentre l’arrivo era al Gabiet – aggiunge -. Rimanemmo sempre in testa fino a quando purtroppo, sotto la Capanna Gnifetti, caddi fratturandomi la caviglia sinistra. Era così grande la mia voglia di vincere, di conquistare questo importantissimo Trofeo, anche per i due fratelli, che probabilmente superai i miei limiti e le mie possibilità di controllare l’altissima tensione. Fu un disastro: non era il male a fermarmi, ero abituato a sopportare il dolore fisico, ma ad ogni curva o piccolo sobbalzo, la caviglia cedeva e io ruzzolavo».

Un autentico calvario, concluso comunque sotto allo striscione del traguardo.

«Con grande tribolazione e collaborazione dei miei compagni arrivammo al Gabiet, ma la squadra della Polizia ci superò prima, conquistando così il gradino più alto del podio – conclude Vidi -. A noi restò un secondo amarissimo posto. Mi sentivo in colpa perché avevo fatto perdere ai fratelli Stella la possibilità di mettere a segno una nuova grande vittoria e conquistare il Trofeo Mezzalama».

(d.p.)

Regione VdA: bilancio di previsione solido per la maggioranza, carente per l’opposizione
Per il 2026 la quota più rilevante delle risorse è destinata al settore sanitario (21 %), seguita dall’istruzione e dal diritto allo studio (circa 13 %), e dalle autonomie locali (11,34 %)
il 15/12/2025
Per il 2026 la quota più rilevante delle risorse è destinata al settore sanitario (21 %), seguita dall’istruzione e dal diritto allo studio (circa 13 ...
Lega-La Renaissance: 5 emendamenti al bilancio di previsione per riallocare 22 milioni di euro
Gli interventi riguardano un'ampia gamma di temi che vanno dalla reintroduzione del Bon de Chauffage alla creazione di un voucher per i centri estivi passando per gli aumenti di stipendi ai dipendenti della Società di servizi e per gli operatori socio-sanitari
il 15/12/2025
Gli interventi riguardano un'ampia gamma di temi che vanno dalla reintroduzione del Bon de Chauffage alla creazione di un voucher per i centri estivi ...