Combattimento: cambia l’avversaria di Martine Michieletto a Oktagon, sarà Débora Évora
Da sinistra, Piercarlo Lunardi, Carlo Di Blasi, Martine Michieletto, Giulio Grosjacques, Roberto Rota e Manuel Bethaz
SPORT
di Cinzia Timpano  
il 20/05/2025

Combattimento: cambia l’avversaria di Martine Michieletto a Oktagon, sarà Débora Évora

La franco-marocchina Sarah Moussaddak si è infortunata al piede; sul ring di Courmayeur, la 28ª edizione del più importante gala europeo di sport da combattimento porterà 30 atleti, in 15 match di kickboxing e muay thai

Combattimento: cambia l’avversaria di Martine Michieletto a Oktagon, sarà Débora Évora.

Cambia l’avversaria di Martine Michieletto a Oktagon, sabato 7 giugno a Courmayeur: sarà la portoghese classe 1988, già campionessa mondiala Waka pro di Kickboxing, Débora Évora.

Infortunio al piede per Sarah Moussaddak

La franco marocchina Sarah Moussaddak si è infatti infortunata al piede e ha dovuto essere sostituita.

In realtà la sfida originariamente prevista era proprio tra Michieletto e Evora, ma avendo Evora il match di maggio si era preferita Moussaddak.

La 28ª edizione di Oktagon

La notizia, anticipata 24 ore fa da Oktagon, è stata comunicata dal promoter milanese Carlo Di Blasi, ideatore e patron di Oktagon che oggi pomeriggio, al salone Viglino di palazzo regionale, ha partecipato alla presentazione della 28ª edizione di Oktagon.

30 atleti sul ring di Courmayeur

Sul ring di Courmayeur, il 7 giugno, saliranno 30 atleti, per 15 match di due discipline e, novità assoluta per Oktagon – il più importante galà europeo di sport da combattimento – il main event sarà femminile, la sfida tra la fuoriclasse valdostana che – al 72º match in carriera –  per la prima volta, combatterà in casa e la portoghese Évora.

Le parole di Martine

L’avversaria di Martine è alta come lei e calcia parecchio.

«Cambio avversaria ma sono pronta.
Sicuramente cambiamo tattica, Moussadek e Évora sono diverse e combattono in modo molto diverso e questa non sarà la prima volta che combatto contro atlete come la mia prossima avversaria.

È uno sport da combattimento, gli infortuni come è successo a Moussaddak succedono.
È una gioia e un sogno combattere a casa mia, sono felicissima ma un po’ di pressione ce l’ho – ammette Martine -. Ma sono a casa mia e sono certa che il 7 giugno sarà lo stesso.
La preparazione è iniziata già da tempo, sono concentrata; l’allenamento procede bene, mi sento benissimo, lavorerò un po’ sulla mia parte emotiva».

(c.t.)

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