Trial: botta e risposta tra Legambiente VdA e federmotociclismo sulle gare di Cogne
«È logico proporre manifestazioni del genere in altra montagna, in territori sensibili, dove di solito le persone vanno a cercare tranquillità e contatto con la natura?», si chiede il circolo regionale; «Il trial è una disciplina motociclistica diversa dalle altre, è più silenziosa, sostenibile e rispettosa dell'ambiente, invito chi non la conosce a scoprirla più da vicino», replica il delegato regionale della FMI Davide Lombardi
Botta e risposta tra Legambiente VdA e federmotociclismo regionale.
Motivo del contendere è la gara di trial organizzata domani e domenica a Cogne dal Moto Club Valdigne.
L’evento è valido come seconda e terza prova del campionato interregionale Piemonte-Valle d’Aosta.
Botta e risposta tra Legambiente VdA e federmotociclismo sulla gara di Cogne
La miccia è stata accesa in mattinata da Legambiente Valle d’Aosta.
«È logico proporre manifestazioni del genere in altra montagna, in territori sensibili, dove di solito le persone vanno a cercare tranquillità e contatto con la natura?» si chiede il circolo diretto da Denis Buttol.
Poco fa è arrivata la replica del presidente del delegato valdostano della Federazione Motociclistica Italiana.
«La federmotociclismo ha da sempre grande attenzione per l’ambiente – ha replicato Davide Lombardi -. Le moto da trial sono veicoli targati e omologati per l’uso stradale, e quindi soggette ai più restrittivi attuali limiti europei in termini di emissioni acustiche e ambientali. Il rumore emesso da una moderna moto da trial non è superiore a quello di una comune automobile in circolazione, e le capacità di inquinamento sono minimizzate anche perché i consumi di tali mezzi sono davvero irrisori».
Legambiente: «Le moto da trial non scherzano a livello di rumore e spregio per l’ambiente»
«La ministra Santanché voleva portare i turisti a Cogne in elicottero e per fortuna nessuno l’ha ascoltata, ma anche le moto da trial non scherzano a livello di rumore e spregio per l’ambiente – spiega Legambiente nel comunicato di questa mattina -. E’ quindi con sconcerto che siamo venuti a sapere che sabato 24 e domenica 25 maggio a Cogne sono previste due gare del campionato di Trial Piemonte Valle d’Aosta, di cui abbiamo visto delle tracciature del percorso a Plan Cretetta, sopra Gimillan. Il fatto di portare una simile attività a pochi passi dal Parco nazionale Gran Paradiso e vicino a Parco regionale del Mont Avic, zone SIC e ZSC, deve essere interpretato evidentemente come una sfida alle aree protette e al buon senso».
Le domande di Legambiente
Legambiente conclude ponendo quindi alcune domande.
«Chi ha autorizzato queste gare? E’ possibile immaginare che il frastuono di questi mezzi non disturbi la fauna protetta a qualche centinaio di metri di distanza (ragione per cui sarebbe auspicabile la creazione di una fascia di rispetto intorno ai parchi)? E’ logico proporre manifestazioni del genere in alta montagna, in territori sensibili dove di solito le persone vanno a cercare tranquillità e contatto con la natura? Quale sarebbe il target turistico che si spera di attirare in una località considerata da sogno, una “perla delle Alpi” come Cogne?».
Davide Lombardi: «Condividiamo la sensibilità di Legambiente per il territorio valdostano»
«Desidero ringraziare Legambiente Valle d’Aosta per l’attenzione e la sensibilità dimostrate verso il territorio valdostano e le sue aree protette – ha replicato Davide Lombardi -. Valori che condividiamo profondamente anche come appassionati di motociclismo e come rappresentanti della Federazione Motociclistica Italiana. In merito alle preoccupazioni espresse nel comunicato stampa intitolato “Gare di Trial nella valle di Cogne?”, vorremmo offrire alcune precisazioni e rassicurazioni, convinti che un dialogo aperto e costruttivo possa essere la via più efficace per tutelare l’ambiente e al contempo valorizzare le attività sportive sostenibili».
Davide Lombardi: «Ottenute tutte le autorizzazioni previste»
«Per organizzare la gara in oggetto, valida come seconda e terza prova del Campionato Interregionale Trial Piemonte-Valle d’Aosta, sono stati acquisiti tutti i nulla osta e le autorizzazioni necessarie da parte dell’amministrazione comunale di Cogne, della Questura e di ogni altra autorità preposta – ha spiegato Lombardi -. Inoltre la gara è stata regolarmente autorizzata dalla Federazione Motociclistica Italiana, ente riconosciuto dal CONI, in conformità con i regolamenti sportivi nazionali».
Davide Lombardi: «Le moto da trial soggette ai più restrittivi limiti europei per emissioni»
«Comprendiamo la preoccupazione circa l’impatto acustico, ma riteniamo opportuno sottolineare che le moto da trial sono veicoli targati e omologati per l’uso stradale, e quindi soggette ai più restrittivi attuali limiti europei in termini di emissioni acustiche e ambientali – ha sottolineato Lombardi -. Il rumore emesso da una moderna moto da trial non è superiore a quello di una comune automobile in circolazione, e le capacità di inquinamento sono minimizzate anche perché i consumi di tali mezzi sono davvero irrisori: basti pensare che la capienza dei serbatoi si aggira intorno ai 2.5-3 litri. Inoltre, a differenza di altre discipline motociclistiche, il trial si pratica in modalità singola: i concorrenti affrontano le zone di prova uno alla volta, mentre gli altri attendono il proprio turno con motore spento. Il rumore – descritto come “frastuono” nel comunicato – risulta quindi ampiamente contenuto, e difficilmente udibile già a un centinaio di metri di distanza».
Davide Lombardi: «Il trial nasce come sport alpino con impatto territoriale praticamente nullo»
«Il trial nasce, perlomeno in Italia, come sport alpino e da oltre 70 anni si pratica in località montane di pregio ambientale in Italia e in Europa, con impatti sul territorio praticamente nulli – ha ricordato Lombardi -. In Valle d’Aosta, negli anni, si sono già svolte gare in numerosi comuni – tra cui, per citarne alcuni, Torgnon, Morgex, Fénis e Bionaz oltre a Valsavarenche, Valgrisenche e Rhêmes-Notre-Dame – questi ultimi in contesti prossimi al Parco Nazionale Gran Paradiso.
La manifestazione di Cogne non si svolge in area parco e non coinvolge aree sottoposte a tutela diretta, ma si limita a sentieri e strade poderali esistenti. Le zone di gara sono state tracciate quasi esclusivamente su rocce e pietre naturali, coinvolgendo solo minimamente prati o sottobosco. I mezzi utilizzati girano con pressioni degli pneumatici bassissime (0.28atm all’anteriore e 0.35 atm al posteriore), il che esclude la possibilità di solchi o danni al manto erboso. Ad ogni modo, il Moto Club organizzatore (Valdigne Mont-Blanc), come prassi, si è impegnato fin da subito ad eseguire ogni eventuale ripristino, se necessario».
Davide Lombardi: «Competizione che in bassa stagione può aiutare l’economia del paese»
«Comprendiamo il desiderio di tutelare il carattere tranquillo e naturale di Cogne, che condividiamo – ha ammesso Lombardi -. Tuttavia, ci teniamo a precisare che l’intero evento coinvolgerà poco più di 50 partecipanti, tra cui 15 giovani e giovanissimi, molti dei quali accompagnati dalle famiglie. In un periodo di bassa stagione per il turismo locale, crediamo che la manifestazione possa portare un modesto ma significativo contributo all’economia del paese, anche alla luce dei recenti disagi subiti a causa degli eventi meteorologici. Inoltre, l’attività preparatoria svolta dai volontari del Moto Club Valdigne ha permesso di ripristinare sentieri resi impraticabili da alberi caduti e detriti. Abbiamo anche raccolto rifiuti presenti nei boschi, non certo attribuibili ai motociclisti, ma che oggi non ci sono più, grazie al nostro intervento. Da qualche giorno, perlomeno nelle aree interessate dal nostro passaggio, tutti, escursionisti e ciclisti, possono di nuovo godere di sentieri resi praticabili e puliti».
Davide Lombardi: «La FMI da sempre attenta alla tutela dell’ambiete»
«La Federazione Motociclistica Italiana è da sempre attenta alla tutela dell’ambiente. Non a caso, ha istituito una Commissione Ambiente, che monitora costantemente gli effetti delle attività sportive sul territorio – ha concluso Davide Lombardi -. Sono stati siglati protocolli d’intesa con i Carabinieri Forestali e sono pubblicati regolarmente report ambientali che guidano l’organizzazione delle manifestazioni secondo parametri molto severi. In conclusione, ci teniamo a ribadire che condividiamo l’amore per l’ambiente che anima Legambiente e che ci consideriamo, prima di tutto, ospiti rispettosi del territorio valdostano, che amiamo profondamente e che desideriamo preservare. Siamo naturalmente a disposizione per qualsiasi confronto diretto o iniziativa comune volta a coniugare sport, natura e sostenibilità».
(davide pellegrino)