Vino, Mediobanca: nel 2024 Cantine Riunite-GIV ancora prima per vendite
Milano, 27 mag. (askanews) – La leadership di vendite di vino nel 2024 resta appannaggio del gruppo Cantine Riunite-GIV, con fatturato a 676,6 milioni di euro (+0,6% sul 2023), frutto di una base sociale composta da circa 1.400 soci viticoltori che lavorano 4.600 ettari di vigneti. Al secondo posto si conferma il polo vinicolo Argea (464,2 milioni, +3,3%), seguita da IWB con 401,9 milioni (-6,3% sul 2023). Fatturato 2024 superiore ai 300 milioni di euro anche per la cooperativa romagnola Caviro (385,2 milioni) in calo del 9% sul 2023. E’ quanto risulta dall’”Indagine sul settore vinicolo in Italia” realizzata dall’Area Studi di Mediobanca.
Dieci società si collocano nella fascia di ricavi compresi tra i 200 e 300 milioni di euro: la toscana Antinori (fatturato 2024 pari a 261,6 milioni di euro, in aumento del 7,4% sul 2023), la cooperativa trentina Cavit (253,3 milioni di euro, -5,2%), La Marca, specializzata nella produzione di spumanti, con fatturato 2024 pari 251 milioni di euro (+11%), la veneta Herita Marzotto Wine Estates (248,2 milioni di euro, -2,8%), il Gruppo Collis (219,3 milioni di euro, +4,7%), la trentina Mezzacorona (212,3 milioni, -2,5%), la cooperativa Terre Cevico (211,3 milioni, +7,4%), la Zonin 1821 (209,3 milioni, +7,8%), la Mack & Schühle (205,6 milioni, +19,3%) e la piemontese Fratelli Martini (200,1 milioni, -8,3%).
Osservando la redditività, il rapporto tra risultato netto e fatturato, il 2024 vede in testa la veneta Herita Marzotto Wine Estates (17,8%), seguita dalla toscana Antinori (12%) e da un’altra veneta, Mionetto, che registra un utile su fatturato del 9,2%. Alcune aziende hanno una quota di export molto elevata, in alcuni casi quasi totalitaria: Fantini Group tocca il 96,1%, Ruffino il 93,3%, Argea e Pasqua superano il 90%.