Consiglio Aosta: niente aumento degli assessori, la maggioranza non ha i numeri
Con le assenze in aula e il voto contrario di Diego Foti (Pcp - Area Democratica), non passa la modifica allo Statuto comunale che avrebbe recepito la legge regionale 4/2025
Non ci sarà l’aumento degli assessori, a partire dal prossimo anno, per il Comune di Aosta.
Da un lato le assenze, dall’altro (ancora una volta) il voto contrario di Diego Foti (Pcp, Area Democratica), hanno fatto saltare il banco.
Aosta, niente aumento di assessori
La modifica dello Statuto comunale, che avrebbe dovuto attuare la legge regionale 4/2025 sulle elezioni comunali, con l’incremento di un assessore (da cinque a sei) e la possibilità di aggiungerne un altro ancora a spese invariate, è infatti stata respinta.
Sarebbero serviti i due terzi dei componenti del Consiglio (29 elementi in totale) per far passare la modifica, ma a fronte dei 26 presenti, i voti favorevoli sono stati 18, con il voto contrario di Foti (come spiegato in dichiarazione di voto) e le 7 astensioni.
«L’atto doveva essere approvato dai due terzi dei componenti Consiglio comunale – ha spiegato in aula il presidente del Consiglio, Luca Tonino -, per cui il Consiglio non approva».
La consigliera della Lega, Sylvie Spirli, ha spiegato l’astensione.
«Prendendo atto che i contenuti della delibera sono un atto dovuto che va a recepire una legge approvata dal Consiglio regionale a fine febbraio – ha spiegato -, per quello che è accaduto in Consiglio Valle qualche mese fa, per come si è comportato il gruppo che rappresento e altri gruppi presenti in opposizione, sia in quest’aula sia in Consiglio regionale, confermo il voto di astensione».
VdA aperta: «Sotto per assenze nella maggioranza»
In un comunicato, Valle d’Aosta Aperta ha commentato la cosa, ricordando come Diego Foti «ha votato contro in coerenza a quanto espresso nella discussione in Consiglio regionale dalla Consigliera Erika Guichardaz».
Il movimento ha poi aggiunto.
«È inaccettabile che, in una situazione come quella attuale, vengano aumentati i costi della politica a fronte di cittadini sempre più in difficoltà e che peraltro questa modifica non sia stata assolutamente discussa all’interno della maggioranza comunale».
VdA Aperta ha poi evidenziato il «punto politico gravissimo – ha concluso -. Il sindaco è andato sotto per una modifica statutaria con assenze nei banchi di maggioranza. Un’altra brutta pagina della politica valdostana che Valle d’Aosta Aperta non vede l’ora di voltare».
(re.aostanews.it)