Aosta, niente assessore in più, Nuti all’attacco: «Dichiarazioni volgari, fanno male alla democrazia»
Il sindaco di Aosta, dopo la mancata approvazione della modifica allo statuto comunale per carenza di numeri, ribatte piccato alle dichiarazioni della Lega. Spirli: «Prima di approvare delibere simili, guardate di avere i numeri»
«Dichiarazioni volgari, che fanno male alla politica, che aiutano la democrazia a deteriorarsi e ad arrivare al totalitarismo di cui volete essere protagonisti». La mancata approvazione della modifica allo Statuto comunale, che avrebbe portato Aosta, dal prossimo consiglio, ad avere sei assessori (invece dei cinque attuali) ha spinto il sindaco Gianni Nuti a togliersi più di qualche sassolino e ribattere alle dichiarazioni fatte più attraverso comunicati che non in aula.
Non aumentano gli assessori, Nuti all’attacco
Sarà la sempre più chiara atmosfera di campagna elettorale, condita della voci che si susseguono sul possibile futuro del primo cittadino, della sua coalizione, nonché degli avversari, ma questa volta Gianni Nuti non ci sta e, nella seconda giornata del consiglio comunale, parte lancia in resta.
«Mi devo togliere qualche sassolino – annuncia il primo cittadino -. Ho iniziato questa avventura per provare a dare un’idea di politica che non muovesse i suoi passi attorno all’aggressività e alle forme di contrapposizione nette e muscolose. Abbiamo sempre adottato questo stile e l’abbiamo portato avanti senza cedimenti; mai una voce fuori luogo o un modo di trattare l’avversario con sfrontatezza».
Le accuse arrivate dopo la bocciatura della delibera, che ha visto alcuni assenti nella maggioranza, il voto contrario Diego Foti e l’assenza dei numeri necessari nonostante il voto di Bruno Giordano, non hanno lasciato indifferente il sindaco.
«Rivolto queste accuse a chi le rivolge – attacca ancora Nuti -. La delibera avrebbe dovuto essere votata da tutti, perché è una presa d’atto, come dimostra quanto fatto da una persona d’esperienza e navigata come Giordano. Queste cose, se vi vanno bene, bene, altrimenti volete solamente sovvertirle o strumentalizzarle».
Nonostante l’attacco “amico” arrivato da VdA Aperta, Nuti concentra le sue attenzioni sul Carroccio.
«La dichiarazione della consigliera Spirli è volgare, dice che penso alle poltrone invece che a tenere in piedi maggioranza – continua il primo cittadino -. È una vergogna che fa male alla politica e non fa che aiutare la democrazia a deteriorarsi e ad arrivare al totalitarismo, cui stiamo arrivando e di cui volete essere protagonisti».
Nuti: «Io non sono da scaricare»
Gianni Nuti ritiene le dichiarazioni come «un atto di offesa verso la popolazione che volete manipolare e non far crescere con voi – rintuzza ancora -. Dite che sono stato scaricato come un pacco postale? Io non sono da scaricare, sono un essere umano, per quanto limitato. Eventualmente, apro e chiudo un’esperienza. Punto. Come tutte le persone che si dedicano per parte della vita, generosamente, alla cosa pubblica, senza volere niente in cambio».
E conclude.
«Questo è il mio modo di pensare la politica; il vostro è brutto e anche vomitevole».
Spirli: «Prima di queste delibere assicuratevi di avere i numeri»
Replica a stretto giro di posta, per fatto personale, la consigliera del Carroccio, Sylvie Spirli.
«Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, anche con toni accessi, come fatto dal sindaco, essere adirati fa parte dell’essere umano» ribatte Spirli, che poi va a fondo nella questione.
«Nell’anticipare il voto di astensione, come già fatto in quarta commissione, ho evidenziato come la delibera fosse un atto dovuto, ma per coerenza con quanto fatto dal mio gruppo e dell’opposizione in Consiglio regionale, abbiamo ritenuto di agire così – spiega ancora -. Qui c’è la legge maggioritaria, chi vince ha venti seggi contro nove dell’opposizione: non aver ottenuto la maggioranza qualificata non è colpa mia o dell’opposizione, la prossima volta, prima di delibere così importanti, assicuratevi di avere i numeri».
(al.bi.)