Ospedale Beauregard, due studi clinici di Oculistica al congresso di Arvo
A presentare i due studi durante l’evento, c’era Erik Mus, dirigente medico all'ospedale regionale
La struttura complessa di Oculistica, diretta da Luca Ventre, ha partecipato con due studi clinici all’edizione 2025 del congresso annuale dell’Arvo – Association for Research in Vision and Ophthalmology, svoltosi a Salt Lake City (Stati Uniti) dal 3 all’8 maggio, il più importante appuntamento internazionale per la comunità scientifica impegnata nella ricerca sulla vista e le patologie oculari.
«Essere selezionati con due contributi scientifici in un contesto così prestigioso e competitivo è motivo di orgoglio per la nostra struttura”, dice Ventre, “e testimonia l’impegno costante del nostro team nella ricerca applicata alla pratica clinica».
A presentare i due studi durante l’evento, c’era Erik Mus, che ha svolto gran parte della formazione specialistica all’ospedale Beauregard di Aosta, dove da inizio febbraio è stato assunto come dirigente medico.
Il primo studio
Il primo studio è uno studio multicentrico randomizzato, coordinato da Ventre. Ha coinvolto 7 centri italiani e si è focalizzato sulla biodisponibilità e sull’effetto antiossidante/antinfiammatorio di sostanze somministrate per via orale, con l’obiettivo di verificare la loro reale efficacia nel raggiungere il corpo vitreo, una componente interna dell’occhio coinvolta in numerose patologie retiniche.
La rilevanza dello studio è stata riconosciuta dal comitato scientifico Arvo, che ha selezionato la presentazione tra gli hot topics del congresso, riservati ai temi di maggiore interesse.
Il secondo studio
Il secondo lavoro, frutto di un’intuizione di Ventre e di Antonio Valastro, è uno studio monocentrico incentrato sulla personalizzazione del posizionamento dei trocars nella chirurgia vitreo-retinica di occhi affetti da elevata miopia. I trocars (detti anche cannule di accesso) sono strumenti chirurgici utilizzati per creare un passaggio sicuro attraverso le pareti del corpo (in questo caso, la parete dell’occhio) per consentire l’introduzione di altri strumenti durante interventi chirurgici, come la vitrectomia. Lo studio propone un approccio più sicuro e mirato per ottimizzare l’accesso chirurgico. L’analisi statistica è stata condotta con il contributo di Christine Rollandin, medico valdostano specialista in statistica medica.
(re.aostanews.it)