Patois per tutti, nel manuale “eun secotse” e su Instagram
© Ufficio Stampa - Regione Autonoma Valle d'Aosta
CULTURA
di Giulia Calisti  
il 29/05/2025

Patois per tutti, nel manuale “eun secotse” e su Instagram

Lo sportello linguistico regionale ha presentato questa mattina il profilo sociale dedicato al patois e il manuale Patoué eun secotse

Lo sportello linguistico regionale si avvicina ai giovani aprendo il profilo Instagram @patoisvda e presenta il manuale Patoué eun secotse.

«Questi progetti permettono di valorizzare il lavoro svolto nel corso degli anni dal Guichet linguistique e coordinato dal Brel» ha esordito Daria Jorioz, dirigente della Struttura attività espositive e promozione identità culturale nella presentazione di questa mattina al Museo archeologico regionale.

«Si tratta di una realtà d’eccellenza che lavora per la promozione e la valorizzazione del francoprovenzale dal 2007».

@patoisvda

La pagina Instagram @patoisvda è già attiva e si declina seguendo 19 linee tematiche.

Dichonéro oublià (parole dimenticate), Lesón de lenva (lezioni di lingua), Mémouére vivante (memoria vivente), Quiz Patoué (quiz di patois), Événemèn (eventi), Check-list VdA, Non de llouà (nome dei luoghi), Cult&Trad (cultura e tradizione), Livro (libri), Patoué pertotte (Patois dappertutto), Lenva é variétoù (lingua e varietà), Leugne di ten (linea del tempo), Plante é non (piante e nomi), Fasón de diye (modi di dire), Fraze d’oteur (citazioni d’autore), Q&A (domande e risposte), Queun non a-teu? (che nome hai?), L’è-tì patoué? (è patois?) e Mot deun lo ten (nomi nel tempo).

Il profilo Instagram

Infine, a breve verrà anche lanciata la rubrica rézó patoué (rete patois) per la promozione degli enti e delle associazioni che con la loro attività valorizzano il francoprovenzale.

Parole nascoste, video lezioni, suggerimenti letterari e filosofici, curiosità sul territorio e sulla lingua e quiz interattivi per stabilire una comunicazione interattiva con i followers.

«La pagina è multilingue e si pone come obiettivo la condivisione delle emozioni della lingua e della cultura francoprovenzale» ha spiegato Raffaella Lucianaz, collaboratrice del Brel.

«I contenuti sono realizzati in patois e nella descrizione di ogni post ci sarà anche la traduzione in italiano, francese e inglese. Ogni rubrica sarà condivisa con cadenza mensile e pubblicheremo tre post ogni settimana…seguiteci, mettete like e condividete con la vostra rete!».

Avvicinare i giovani non patouazàn

Roberta Esposito Sommese, Daria Jorioz, Jean-Pierre Guichardaz, Renzo Testolin

«È molto importante riuscire a condividere e parlare di queste tematiche in modo giovane, soprattutto per avvicinare quanti non sono patouazàn» ha detto Renzo Testolin, presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta.

«In tutti i comuni della Regione si trova una musicalità diversa della lingua ed è molto stimolante per fare riflessioni e vivere la nostra regione con un approccio linguistico particolare, elemento che ci permette di acquisire una grande ricchezza che non bisogna perdere».

Come sottolineato dall’assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz: «non si tratta solo di un progetto di comunicazione ma di una tappa importante in un percorso di una comunità che protegge, rispetta e rinnova la sua identità».

«Parlare di patois significa interrogarsi su cosa ci unisce e questo profilo racconta la lingua in modo fresco, accessibile e intelligente».

Patoué eun secotse

Durante la conferenza è stato presentato Patoué eun secotse (patois in tasca), manuale tascabile pensato non solo per chi parla la lingua, ma anche e soprattutto per quanti vogliono avvicinarvisi.

«Presentiamo oggi il risultato di un lungo lavoro, nutrito dalla collaborazione di numerose persone»ha detto Roberta Esposito Sommese, collaboratrice del Brel.

«L’obiettivo è mettere la lingua al centro della vita quotidiana, si tratta di un manuale che può essere consultato per imparare una frase o per il solo piacere di scoprire una lingua che sembrava quasi dimenticata. È strutturato in 32 capitoli con dialoghi, lessico, curiosità e modi di dire tradotti in italiano e in francese. Per garantire la coerenza linguistica abbiamo lavorato sul patois di Aymavilles come base a cui adattare le varianti locali».

Al momento Patoué eun secotse sarà disponibile nelle biblioteche scolastiche e nelle biblioteche del Sistema bibliotecario valdostano, sarà distribuito agli insegnanti di patois e agli animatori culturali.

L’auspicio del Brel è di poter stampare presto una seconda edizione da distribuire in maniera più capillare perché sia disponibile per tutte le persone interessate.

(giulia calisti)

Natale sotto la neve in Valle d’Aosta, schiarite a Santo Stefano
I primi fiocchi di neve cominceranno a scendere oggi 24 dicembre  serata della vigilia; da sabato 27 bel tempo stabile con cielo prevalentemente sereno
il 24/12/2025
I primi fiocchi di neve cominceranno a scendere oggi 24 dicembre  serata della vigilia; da sabato 27 bel tempo stabile con cielo prevalentemente seren...
Natale, il messaggio del vescovo alla diocesi: «disarmate le parole, così si può cambiare il mondo»
La messa di Natale sarà celebrata in Cattedrale domani, alle 10.30 mentre alle 16, Monsignor Lovignana celebrerà la messa alla cappella dell'ospedale Parini di Aosta; alla COllegiata di sant'Orso, alle 17.30, recita dei Vespri di Natale
il 24/12/2025
La messa di Natale sarà celebrata in Cattedrale domani, alle 10.30 mentre alle 16, Monsignor Lovignana celebrerà la messa alla cappella dell'ospedale ...