Export agroalimentare Ue + 3% a febbraio, Uk prima destinazione
Roma, 5 giu. (askanews) – Le esportazioni agroalimentari dell’Unione Europea hanno raggiunto i 19,6 miliardi di euro a febbraio 2025, segnando un aumento mensile del 3% e un aumento dell’1,4% rispetto a febbraio 2024. Il Regno Unito si è confermato la principale destinazione, con un aumento di 322 milioni di euro (+4%), trainato dalle maggiori esportazioni di cacao, prodotti a base di caffè e colture proteiche. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione europea, secondo cui il valore del surplus commerciale agroalimentare dell’Ue è rimbalzato a 4,4 miliardi di euro.
Le esportazioni sono aumentate a febbraio 2025, mentre le importazioni sono leggermente diminuite, pur rimanendo significativamente superiori rispetto a febbraio 2024 a causa dell’aumento dei prezzi globali.
A sostenere le esportazioni agroalimentari dell’UE all’inizio del 2025 sono i forti aumenti dei prezzi di cacao e caffè. I prodotti legati al cacao hanno guidato la crescita con 758 milioni di euro (+52%), seguiti dai dolciumi (329 milioni di euro, +19%) e dai prodotti lattiero-caseari (158 milioni di euro, +5%).
Le importazioni agroalimentari dell’UE sono state pari a 15,2 miliardi di euro a febbraio 2025, in calo del 5% rispetto a gennaio, ma comunque superiori del 15% rispetto ai livelli dell’anno scorso a causa degli elevati prezzi globali, in particolare per cacao e caffè. Le importazioni dalla Costa d’Avorio (733 milioni di euro, +73%), dalla Cina (447 milioni di euro, +32%), dal Canada (344 milioni di euro, +80%) e dall’Australia (330 milioni di euro, +149%) sono aumentate notevolmente, riflettendo l’aumento dei volumi e dei prezzi delle principali materie prime.
Anche in questo caso, i prezzi elevati di cacao, caffè, frutta e noci hanno spinto al rialzo i valori delle importazioni dall’UE all’inizio del 2025. Solo cacao e caffè hanno rappresentato un aumento di 2,5 miliardi di euro (+59%), mentre frutta e noci hanno aggiunto altri 772 milioni di euro (+20%).