Meloni vede Costa prima di Consiglio Ue, focus su difesa e migranti
Roma, 7 giu. (askanews) – Difesa, migranti, competitività, oltre naturalmente alla crisi in Ucraina. Sono questi i temi affrontati nel corso dell’incontro di un’ora a Palazzo Chigi, il 6 giugno, tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Un colloquio alla vigilia delle prossime tre settimane in cui si concentreranno tre vertici internazionali: il G7 in Canada, il summit Nato dell’Aja e infine il Consiglio europeo a Bruxelles il 26 e 27, l’ultimo (salvo convocazioni straordinarie) prima della pausa estiva. L’agenda del Consiglio è per questo particolarmente fitta: si parlerà di Ucraina, Medio Oriente, difesa e sicurezza, collocazione dell’Ue nel contesto globale, competitività e migranti.
La nota inviata da Palazzo Chigi – ripresa poi su X dalla premier – è stata molto scarna: il comunicato si limita a dire che al centro del colloquio, c’è stata “la preparazione dei Vertici internazionali in programma nelle prossime settimane e, in particolare, del Consiglio Europeo di giugno” e “in tale contesto sono stati discussi i principali temi dell’agenda internazionale, a partire da Ucraina e Medio Oriente, e di quella europea con un focus su sicurezza e difesa, competitività, relazioni transatlantiche e migrazioni”.
Più loquace Costa che uscendo a piedi dal palazzo della Presidenza del Consiglio per una breve passeggiata nel centro di Roma, ha detto ai giornalisti che è stato un “ottimo incontro”. Concetto ribadito, e sviluppato, poco dopo su X. “Ho avuto – ha scritto – un ottimo incontro con Giorgia Meloni a Roma. Abbiamo discusso della preparazione del Consiglio europeo di giugno e dei vertici del G7 e della Nato. Per rafforzare la capacità di difesa comune dell’Europa, dobbiamo garantire una spesa più efficiente e un approccio collettivo alla sicurezza. La sicurezza non è solo difesa. Richiede pace, prosperità e stabilità basate su soluzioni sostenibili alle sfide globali”. Per quanto riguarda i migranti, tema prioritario per l’Italia, “abbiamo discusso anche dell’importanza di una politica migratoria europea efficace e ben gestita”.
Sul tavolo anche le relazioni transatlantiche, a partire dal tema dei dazi, su cui è al lavoro la Commissione europea. La data per l’entrata in vigore delle nuove tariffe doganali è stata posticipata al 9 luglio dal presidente Usa Donald Trump, su richiesta di Ursula von der Leyen. Resta dunque poco più di un mese per arrivare a un accordo. Proprio lo stesso giorno il commissario europeo per il Commercio Maros Sefcovic ha avuto un colloquio telefonico con il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, “per portare avanti il nostro lavoro verso una cooperazione più profonda in diversi settori strategici”. Lo scambio telefonico è avvenuto a seguito dell’incontro “costruttivo e produttivo” di due giorni fa tra Sefcovic e il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer a Parigi, ha ricordato Sefcovic in un messaggio su X.
Al centro del confronto anche la situazione a Gaza (con i Paesi membri che non hanno una posizione univoca) e la guerra in Ucraina, di fronte allo stallo nelle trattative per arrivare a un cessate il fuoco. A questo proposito, Meloni ha ribadito l’invito a Costa a partecipare alla Conferenza di Roma per la ricostruzione, in programma il 10 e 11 luglio prossimi. Il presidente del Consiglio europeo ha accolto l’invito, dicendosi “impaziente” di partecipare.
Di Alberto Ferrarese e Lorenzo Consoli