Vino, la salentina Tenuta Liliana lancia il suo primo Sauvignon Blanc
Milano, 15 giu. (askanews) – Tenuta Liliana lancia il suo primo Sauvignon Blanc che debutta con l’etichetta “Veneri Sauvignon Blanc Igp 2024”. A ispirarne il nome è la Grotta delle Veneri, dove negli anni Sessanta furono rinvenute le Veneri di Parabita, due piccole sculture femminili scolpite in osso di cavallo, considerate una delle testimonianze artistiche più antiche del Paleolitico italiano. Il vino nasce poco distante, nella Contrada Lembo, precisamente sulla Serra di Sant’Eleuterio, a 200 metri di altitudine con un’esposizione Nord-Sud. Qui, dove il Salento si solleva tra il Mar Ionio a Ovest e il Mar Adriatico a Est, il vento accarezza costantemente i filari che poggiano su terreno, ricco di calcare e argilla rossa.
L’annata 2024, la prima certificata bio della Tenuta, è stata particolarmente calda ma proprio l’altitudine e i venti hanno contribuito a mitigarne l’influsso. Le uve, raccolte a fine agosto, sono state vinificate in serbatoi di acciaio per cinque mesi prima di dare vita ad appena 2.500 bottiglie.
Fondata nel 2017 a Parabita (Lecce) da Antonio e Liliana Intiglietta, imprenditori pugliesi d’origine e milanesi d’adozione, questa Cantina nasce dalla volontà di interpretare il territorio con uno sguardo contemporaneo e con vitigni internazionali. La proprietà conta oggi 13 ettari, quasi il 90% dei quali sono allevati a Cabernet Sauvignon, vitigno totem dell’azienda, che da vita al superbo “Salento Igp Tenuta Liliana”, realizzato nella cantina high-tech nell’ex-cava di Carparo.