Consiglio Valle: sostegno ai caregiver familiari, la legge non passa
La Valle d’Aosta sostiene da anni almeno i caregiver delle persone con disabilità, riconoscendo contributi mensili da 400 a 2.000 euro in base alle condizioni delle persone assistite; nel 2024 sono stati supportati 70 caregiver di persone con disabilità per un totale di oltre 862.700 euro
Consiglio Valle: sostegno ai caregiver familiari, la legge non passa.
Nella seduta pomeridiana del 18 giugno, l’Assemblea legislativa ha respinto, con 28 voti di astensione (UV, Fp-PD, Pla, SA, Lega VdA, FI) e 7 a favore (Pcp, RV, Gm), una proposta di legge per il riconoscimento, la valorizzazione e il sostegno dei caregiver familiari.
Nel respingere la proposta l’assessore alla Sanità Carlo Marzi ha sottolineato che: «la Valle d’Aosta sostiene da anni almeno i caregiver delle persone con disabilità, grazie anche al Fondo per la non autosufficienza, riconoscendo contributi mensili da 400 a 2.000 euro in base alle condizioni delle persone assistite. Nel 2024 sono stati supportati 70 caregiver di persone con disabilità per un totale di oltre 862.700 euro, e sono state offerte attività formative a loro dedicate».
Ha aggiunto che «a oggi manca ancora una legge nazionale quadro che ne disciplini diritti, tutele e sostegni, anche se il dibattito parlamentare è attivo e sono state presentate varie proposte.
I numeri
Secondo elaborazioni su dati Istat, la quota di popolazione con 65 anni e oltre passerà dal 25,79% nel 2025 al 34,13% nel 2040, con una crescita costante. Tra il 2023 e il 2040, il numero di over 65 passerà da 30.725 a 39.705 persone (+29,23%), mentre la popolazione residente complessiva diminuirà del 5,53%.
Riguardo ai caregiver – ossia persone che, in modo non professionale, assistono un familiare non autosufficiente – i dati fanno emergere che nel 2017, solo 3 caregiver avevano richiesto un sostegno finanziario; il numero è cresciuto progressivamente fino a raggiungere 60 nel 2023 e 71 nel 2024.
La spesa totale è passata da valori minimi nel 2017 a 872 mila 939 euro nel 2024 ed erogata tramite fondi statali destinati a caregiver familiari di soggetti con disabilità gravissime e a interventi assistenziali per disabilità gravi e gravissime.
La proposta
A snocciolare i dati in aula consiliare Erika Guichardaz: «La trasformazione demografica della regione, segnata da un progressivo invecchiamento della popolazione, richiede quindi un rafforzamento delle politiche per la non autosufficienza, con particolare attenzione anche ai caregiver – ha aggiunto -. Con la nostra proposta, vogliamo che la Regione riconosca e valorizzi il ruolo centrale dei caregiver familiari, sottolineandone il valore sociale ed economico, integrandoli nella rete dei servizi socio-sanitari e garantendo loro uno status specifico con diritti propri».
«Sono previste risorse, percorsi formativi, supporto psicologico – ha concluso -, agevolazioni lavorative e riconoscimenti formativi per i caregiver. Il loro coinvolgimento nei progetti di assistenza è attivo e formale, e il riconoscimento ufficiale del ruolo avviene tramite attestazione regionale. La nostra proposta disciplina anche le modalità di cessazione del ruolo e ne assicura la valorizzazione sul piano personale e professionale».
Il dibattito
Per il capogruppo della Lega Andrea Manfrin, anticipando il voto di astensione della Lega Vda,«la mancanza di sostegni economici diretti (contributi previdenziali, prepensionamento) e l’esiguità dei fondi previsti (460 mila euro per il triennio) sono considerati limiti gravi. La proposta ha intenti lodevoli, ma le criticità emerse richiedono una revisione approfondita. Servono definizioni chiare, dati certi, risorse adeguate e un allineamento alle direttive nazionali per non tradire le aspettative di chi vive ogni giorno il ruolo di caregiver».
Il vicecapogruppo di FI, Mauro Baccega, annunciando il voto di astensione di Forza Italia, ha puntualizzato: «questa proposta di legge tratta del progressivo invecchiamento della popolazione, ma non è sufficiente a soddisfare i bisogni complessivi delle famiglie: le sollecitazioni che abbiamo avuto in Commissione richiedono una più attenta valutazione delle diverse situazioni, sia pratiche che psicologiche. C’è la necessità di fare un approfondimento su tutti gli ambiti delle politiche sociali – invecchiamento, disabilità, salute mentale – per avere un quadro aggiornato chiaro dei caregiver per poi predisporre una legge che soddisfi tutte le problematiche delle famiglie».
«La proposta di legge, presentata a luglio 2024, voleva accendere i riflettori sul caregiver, figura di fondamentale importanza che è spesso ancora trascurata – ha detto la Consigliera Chiara Minelli (Pcp) -. La maggioranza delle persone non autosufficienti è in carico alle famiglie – che sono il vero welfare – e, prevalentemente, in carico alle donne, mentre la politica ancora langue. Ci siamo attivate per porre rimedio alle criticità evidenziate dalle associazioni di categoria presentando una serie di emendamenti che vanno incontro a quanto da loro rappresentato».
Appoggio alla legge
«Stiamo attraversando situazioni complesse dal punto di vista demografico e non solo ci impongono di fare delle valutazioni sulla figura del caregiver familiare che interpellano la nostra capacità di organizzare in modo ottimale la capacità di assistenza e cura della nostra regione – ha affermato il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. Avremmo auspicato una maggiore attenzione e più tempo dedicato in quinta Commissione per arrivare a un testo il più possibile condiviso e completo. Riteniamo, comunque, che ogni sforzo utile a sostenere chi quotidianamente si prende cura di un familiare fragile meriti appoggio e rispetto e per questo motivo esprimiamo voto favorevole alla proposta di legge».
La replica
«È surreale che una maggioranza che si definisce “autonomista” debba sempre aspettare le norme nazionali e anche questa norma viene rimandata alla prossima Legislatura – ha replicato la consigliera Guichardaz (PCP) -. La carenza dei servizi e i dati sull’invecchiamento rendono importante dare una risposta ad una tematica sempre più rilevante della nostra società».
(re.aostanews.it)