Châtillon, i paletti della discordia: commercianti infuriati per la perdita di 50 parcheggi
Malcontento dei commercianti per la diminuzione degli stalli; il sindaco: «Il borgo deve rivivere»
La decisione di eliminare 50 parcheggi su 60 nella centralissima via Chanoux a Châtillon «fa più danni della grandine».
Ne sono convinti i commercianti della via, che lunedì 23 giugno incontreranno nuovamente il sindaco Camillo Dujany perché si sentono sull’orlo della chiusura, in un periodo già difficile per il commercio al dettaglio.
«Un micro-burocrate». Definisce così il sindaco Paolo Personettaz, proprietario dell’Ekom su via Chanoux e di Ski Sport, negozio di articoli sportivi e di noleggio sci, sempre nella cittadina.
I paletti della discordia
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il posizionamento di paletti sul lato della strada dove già erano posizionate le fioriere, che tanto avevano acceso gli animi, in quanto ingombranti ed esteticamente discutibili, secondo la maggioranza degli esercenti.
«Con i paletti la presa in giro è completa e mi fa arrabbiare ancora di più perché è arrivata dopo l’incontro di 7-8 commercianti col sindaco lunedì scorso. A questo punto mi chiedo perché Dujany ce l’abbia tanto con chi lavora duramente per vivere, senza essere garantito», aggiunge Personettaz. «Restano 7 parcheggi effettivi, il che aggraverà la desertificazione commerciale in atto.
Le soste brevi consentivano ai negozi di sopravvivere. Il parcheggio multipiano serve, ma non agli acquisti veloci, tipo quelli in farmacia, tabaccheria, merceria, cartoleria o edicola. Già siamo rimasti in pochi, le vetrine chiuse sono più del 60 per cento. E quest’opera si aggiunge al malcontento già creato dalla rotonda rimasta a lungo un cantiere, dalla sirena e dalla rana in via Tollein, dall’ascensore costruito in mezzo a una strada e dal degrado nella manutenzione dei paletti esistenti, tutti arrugginiti. Senza considerare che ogni fioriera è costata 35 mila euro».
«C’è il pluripiano»
«Si tratta dell’attuazione di un progetto di riqualificazione della via», ribatte Dujany. «Fin da subito era prevista la riduzione di parcheggi a vantaggio dei pedoni e del transito delle auto. Si può rinunciare ai parcheggi perché in mezzo alla via esiste un parcheggio pluripiano da un centinaio di posti e con la prima ora gratuita. Solo nel giorno del mercato i posti non bastano per tutti. Più spazio per i pedoni favorisce la socializzazione e indirettamente i negozi. Nel momento in cui si cambia, è normale che si sovvertano gli equilibri. Adesso gli arredi urbani, che all’inizio non piacevano, sono stati rivalutati».
Presto la sosta breve
È vero che si riducono i parcheggi. Ma, secondo il sindaco, sarà sufficiente mettere la zona disco breve (30 minuti) per consentire una turnazione veloce sui posteggi residui. «Con la polizia locale cercheremo di far rispettare il disco. Per ora non c’è ancora la cartellonistica, occorre un po’ di pazienza. Dopo un primo momento di caos, la situazione si calmerà. Sono i parcheggi a tempo indefinito che danneggiano i commercianti».
Convento da valorizzare
E ancora, spiega Dujany: «I paletti, che a breve saranno posizionati anche sull’altro lato della strada, sono stati messi in corrispondenza del convento dei Frati Capppuccini, uno dei pochi in Valle, per valorizzarlo.
Sono stati posizionati a tutela dei pedoni e in particolare dei passeggini o delle carrozzelle delle persone con disabilità, che prima non riuscivano a passare».
Le consegne
Per le consegne sono state previste due aree per il carico e lo scarico.
«Il commercio è in crisi a prescindere – conclude il sindaco – i borghi devono vivere, solo così sopravviveranno anche i negozi».
(elena rembado)