Prosegue raccolta firme per pdl Rete psicologica nazionale
Roma, 24 giu. (askanews) – “Investire in psicologia abbatte le liste d’attesa e riduce i costi della sanità pubblica: non è uno slogan è il risultato di uno studio con dati analizzati dall’Università Sapienza condotto su oltre 3400 utenti della piattaforma UnoBravo. I partecipanti avevano tutti intrapreso un percorso psicologico da almeno sei mesi ed emerso che gli accessi al pronto soccorso si sono dimezzati. Meno esami di laboratorio, meno visite di routine screening, soprattutto tra le donne e gli over 35 e persino meno farmaci, sia prescritti che da automedicazione. Tutto questo in appena sei mesi. Significa meno pressione sul sistema sanitario, meno attese, meno costi. Stress, ansia, umore, tutti migliorati. Certo potranno essere utili altri studi – magari con un gruppo di controllo – ma il messaggio è chiaro: la salute mentale non è un lusso, è un investimento e ogni seduta in più è una corsia in meno affollata”. Lo afferma l’economista e divulgatore scientifico Luciano Canova, nell’ambito della campagna per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare per istituire in Italia una Rete Psicologica Nazionale, pubblica e gratuita per tutti.
La raccolta firme, avviata la scorsa settimana, punta a raccogliere le 50 mila sottoscrizioni necessarie per portare la proposta in Parlamento e rendere il benessere psicologico un diritto garantito a tutte e a tutti. Il testo della proposta di legge nasce dal lavoro portato avanti per oltre tre anni da un Comitato Scientifico composto da accademici, professionisti ed esperti nel campo dei diritti, della ricerca e dei servizi pubblici. La campagna di raccolta firme è diretta e coordinata da Pubblica, ente del terzo settore senza scopo di lucro che lavora per contribuire ad allargare lo spazio dei diritti ed è finanziata con il supporto di Project System, primo fondo filantropico italiano dedicato all’attivismo civico. Un testo che vuole colmare l’attuale insufficienza e frammentazione dei servizi di psicologia pubblici attraverso interventi sulle comunità attraverso un significativo investimento finanziario, oltre 3,3 miliardi di euro annui dal 2026, per coprire i costi derivanti dall’immissione in ruolo del personale, dalla formazione specialistica retribuita, dal Bonus Psicologo potenziato e dal funzionamento della Rete, prevedendo il possibile utilizzo di fondi europei e PNRR per specifici progetti.
La struttura della Rete Psicologica Nazionale è stata pensata per prevenire il disagio e intervenire prima che diventi emergenza, violenza, malattia fisica o psichica. E per promuovere il benessere, l’inclusione e la crescita del capitale umano. Un investimento pubblico adeguato che una volta a regime, ridurrà la pressione sul sistema sanitario e sulle liste di attesa.