Brucellosi bufalina, nel Casertano prevalenza infezione da 9% a 2,7%
Milano, 25 giu. (askanews) – “Con grande soddisfazione annuncio che la prevalenza puntuale della brucellosi bufalina in provincia di Caserta è stata ridotta, in meno di un anno, dal 9% al 2,7%, un risultato eccezionale che testimonia l’efficacia dell’azione del Governo Meloni, da me fortemente sostenuta, nell’eradicazione di questa malattia che, oltre agli animali, può colpire anche l’uomo”. Così il Sottosegretario di Stato alla Salute, On. Marcello Gemmato, commenta gli ultimi dati ufficiali sulla situazione epidemiologica della brucellosi in Campania.
“Con la nomina del Commissario straordinario nazionale per la brucellosi bovina, bufalina, ovina e caprina e per la tubercolosi bovina e bufalina, il dott. Nicola D’Alterio, abbiamo affrontato in modo deciso e strutturato una problematica sanitaria e zootecnica annosa, che da troppo penalizzava la filiera agroalimentare del Sud Italia e in particolare della Campania. Essenziale è stato altresì il lavoro dei parlamentari della regione, che si sono fatti portavoce delle istanze di un settore da tutti riconosciuto come fiore all’occhiello del Made in Italy” ha aggiunto.
“L’azione del commissario – afferma il sen. Patrizio La Pietra, Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la Sovranità alimentare e le Foreste – che sta operando con il supporto dei veterinari ufficiali della Asl di Caserta e delle task-force, ha rappresentato un punto di svolta nella gestione operativa sul territorio. Un’area martoriata, specialmente quella della provincia di Caserta, dove l’aumento della brucellosi, ha comportato l’abbattimento di migliaia di capi bufalini, mettendo a serio rischio un autentico patrimonio zootecnico nazionale”.
“Quando siamo arrivati al Governo, abbiamo preso in seria considerazione le istanze di centinaia di allevatori che invocavano un’azione forte da parte dell’esecutivo Meloni, a fronte di una rapida diffusione della brucellosi e della tubercolosi che ha riguardato anche altre regioni italiane, quali la Puglia, la Calabria e la Sicilia. Per questi motivi e vista l’urgenza, d’intesa con il ministro Lollobrigida, il ministro Schillaci ed il sottosegretario Gemmato, abbiamo ritenuto necessario nominare un Commissario di Governo in grado di contribuire in maniera netta all’eradicazione di queste pericolose infezioni e i dati confermano l’efficacia della nostra azione” aggiunge.
“Nelle fasi finali di un programma di eradicazione, come quella in cui sono chiamato ad operare – afferma il Commissario D’Alterio – l’obiettivo prioritario è l’individuazione e l’eliminazione delle fonti residue di infezione, al fine di raggiungere una prevalenza e incidenza prossima allo zero. Per tale motivo è essenziale che il sistema diagnostico abbia la massima specificità e sensibilità e che siano svolte approfondite indagini epidemiologiche e diagnostiche in ogni focolaio, sospetto o confermato, per l’individuazione degli animali infetti e la rimozione dei fattori di rischio. Ringrazio sentitamente – conclude D’Alterio – il Sub-Commissario, dott. Paolo Calistri, i servizi veterinari della Regione Campania, così come i Centri di referenza dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise e l’Osservatorio epidemiologico veterinario della Regione Campania, per il lavoro svolto con professionalità e dedizione. Questo risultato dimostra quanto sia fondamentale un approccio integrato tra le istituzioni per risolvere emergenze che compromettono la salute pubblica e l’economia rurale”.
L’impegno del Commissario proseguirà, nell’ambito del suo mandato della durata di 24 mesi, per consolidare i risultati ottenuti e puntare all’eradicazione definitiva delle due malattie dal territorio nazionale, a tutela della salute animale, pubblica e della competitività del comparto agroalimentare italiano.