Cactus dà la sveglia alla piazza: la bellezza del cinema all’alba

«Mi dicevano: ma chi vuoi che venga, e invece…» Alessandro Stevanon, patron del Cactus Film Festival, guarda con soddisfazione la parte di piazza dedicata al Breakfast Club riempirsi di cinefili mattinieri per la “prima” del cinema all’alba.

Puntare la sveglia alle 5.30 per andare al cinema è un’esperienza quantomeno insolita, che comunque hanno scelto di fare in tanti.

Tutte esaurite le 100 cuffie a disposizione per ascoltare i cinque cortometraggi proposti questa mattina, alle 6.30.

Sguardi assonnati ma felici di condividere un momento intimo e coinvolgente.

Coinvolgenti come le storie che i registi riescono a sintetizzare in pochi minuti di disegni animati, come i demoni interiore del trombettista di Trompet Voice, i sogni aerei di una commessa di tessuti di Aerialist, la difficoltà di comunicazione tra genitori e figli di Missing Words, la ribellione alle e al catcalling di Naranja, l’incontro di mondi diversi al centro di Kaminhu.

Ha aspettato il termine della proiezione, il sole, per fare capolino dai tetti e inondare piazza Chanoux di luce e calore.

A scaldare il pubblico ci hanno poi pensato i ragazzi e le ragazze de Il Cielo in una Pentola che, in collaborazione con Paolo Griffa al Caffé Nazionale hanno offerto la colazione.

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Il Cactus Film Festival

Il Cactus Film Festival prosegue  con un momento di lettura collettiva con i volontari del progetto Nati per leggere e la passeggiata negli orti urbani di Aosta.

Alle 18 il laboratorio Ludo Ergo Sum, avvicinamento ai pattini in linea con il Roller Fest e Percorso per Supereroi per mini bikers.

Alle 20 si torna davanti allo schermo per la proiezione di sette cortometraggi in concorso: il francese Yacht (P.Anasse), l’italiano A dream takes flight (C. Helm), dalla Francia ancora Atomic Chicken (T.Ermeneux), Capybaras coproduzione Francia, Cile e Uruguay (A. Soderguit), il tedesco Scrubby (P. Vollet) e dal Belgio What’s Inside That Crate? (B. Algoed).

Tutti i film sono adatti a un pubblico a partire dai 3 anni e non hanno dialoghi.

Alle 21 la proiezione di Living Large di Kristina Dufková (Repubblica Ceca-Slovacchia-Francia, 2024), consigliato dai 6 anni.

Il film racconta la storia di Ben, dodicenne appassionato di cucina, alle prese con cambiamenti familiari, nuove amicizie e prime emozioni.

Il festival proseguirà fino al 6 luglio.

Sabato 5 sarà possibile ripeter l’esperienza del Breakfast Club, proiezione all’alba in piazza Chanoux, rivolta a un pubblico over 14 anni, con proiezione di cortometraggi in cuffia, da vivere in un’atmosfera sospesa mentre la città si risveglia (gratuito, prenotazione obbligatoria).

Appuntamento per tutti, lunedì 30 giugno, alle 21, con il cult anni Ottanta, Ghostbusters – Acchiappafantasmi di Ivan Reitman (USA, 1984), proiettato fuori concorso.

Martedì 1° luglio, alle 18,  è in programma il laboratorio Costruisci il tuo taumatropio!, laboratorio per la realizzazione del gioco ottico di epoca vittoriana che crea la magia del cinema a partire da un dischetto con un’immagine su ogni lato e un cordino per farlo ruotare, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, per bambini dai 5 anni (prenotazione obbligatoria).

Alle 21 i mari del Sud si riverseranno in piazza Chanoux con la proiezione dei Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima luna di Gore Verbinski (USA, 2003).

Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima luna

Festa di compleanno speciale, mercoledì 2, alle 21, per i 40 anni di The Goonies, di Richard Donner (USA, 1985).

Giovedì 3 Chaplin incontra Keaton, proiezione accompagnata dal vivo al pianoforte del maestro Daniele Furlati, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, di One Week di Keaton (1920) e The Immigrant di Chaplin (1917).

Venerdì 4, alle 21, torna il cinema d’animazione con Diplodocus di Wojtek Wawszczyk, tratto dai fumetti di Tadeusz Baranowski e proposto anche con doppiaggio live per bambini.

Sabato 5, oltre alla proiezione all’alba, alle 21 sarà proiettato Lars is LOL di Eirìk Sæter Stordahl (Norvegia, 2023), tratto dal romanzo di Iben Akerlie, la storia di Amanda e dell’amicizia inattesa con Lars, compagno con sindrome di Down, che chiude la sezione concorso.

La serata terminerà con la performance Respiro dell’artista Armel Brustia, un’azione poetico-musicale sul rapporto tra esseri umani e natura.

Il finale

La cerimonia finale con la premiazione del concorso si sposta al Forte di Bard, domenica 6 luglio, alle 20.30, sulla Piazza d’Armi.

Condotta da Laura Carusino (Albero Azzurro e volto noto di Rai Yoyo), la cerimonia sarà accessibile nella Lingua dei segni Italiana (Lis) e animata dalle esibizioni dell’École du Rock e dai partecipanti al laboratorio di songwriting Peace Generation curato da Fabrizio Zanotti, in collaborazione con il Comune di Ivrea ed Emergency, nell’ambito del progetto Musica per la Pace.

Alle 21.30, il gran finale con lo spettacolo Attacchi d’arte contemporanea di e con Giovanni Muciaccia, un viaggio tra arte, meme, poesia visiva e street art per far rivivere al pubblico la magia di Art Attack.

Durante lo show, i bambini potranno creare un meme di carta insieme all’artista, con un finale dedicato alle opere di Banksy.

Extra Cactus

Nei giorni del festival, alla Saletta d’arte di via Xavier de Maistre, al Plus Café e al Café du Théâtre, sarà visitabile la mostra HeArt of Gaza, che raccoglie i disegni di bambini e ragazzi della Striscia di Gaza.

(erika david)