Dermatite nodulare bovina: oltre 14.000 bovini già vaccinati
L'obiettivo è di somministrare 2.000 dosi di vaccino al giorno
Dermatite nodulare bovina: oltre 14.000 bovini già vaccinati. Procede spedito il piano di vaccinazione contro la Dermatite Nodulare Bovina in Valle d’Aosta. L’obiettivo è di somministrare 2.000 dosi al giorno.
È stata inoltrata la richiesta per la modifica del protocollo nazionale per liberalizzare i prodotti a latte crudo.
Confermata la possibilità di deroga per il benessere animale per il rientro dei capi vaccinati piemontesi prima dei 60 giorni.
La Regione parla di «un risultato significativo, che testimonia l’impegno congiunto degli allevatori, dei veterinari dell’Azienda Usl, dell’Anaborava e delle Associazioni di categoria, con il supporto logistico del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, dell’Arev e dell’Institut Agricole Régional. Uno sforzo collettivo che deve proseguire con la stessa intensità per assicurare, nel più breve tempo possibile, la massima efficacia della misura sanitaria».
Il percorso
Dopo aver dato priorità ai comuni inseriti nella Zona di sorveglianza per la vicinanza ai focolai francesi, a partire da lunedì 18 agosto l’attività vaccinale è organizzata secondo la suddivisione del territorio in quattro macrozone, per rendere l’intervento ancora più efficace e coordinato. La campagna procederà in parallelo su tutto il territorio regionale, comune per comune, fino a raggiungere, nel più breve tempo possibile, la copertura totale del territorio valdostano, con la priorità di proteggere il nostro territorio dalla diffusione del virus e di prevenire gravi conseguenze sanitarie ed economiche per il comparto.
Il piano vaccinale comprende anche i capi piemontesi presenti in alpeggio sul territorio valdostano, salvo che gli allevatori non optino per un rientro anticipato nella propria regione. Per tali animali, il Ministero della salute, d’intesa con la regione Piemonte, ha confermato la deroga al vincolo dei 60 giorni di blocco della movimentazione post-vaccinale, al fine di consentirne il rientro anticipato in azienda qualora le condizioni meteorologiche avverse o la carenza di foraggio mettessero a rischio il benessere animale.o alla gestione dei prodotti a base di latte crudo provenienti dai territori soggetti a restrizioni per LSD.
(re.aostanews.it)