Tragedia nel Savonese: operaio valdostano precipita da un tetto e muore
CRONACA
di Luca Mercanti  
il 01/09/2025

Tragedia nel Savonese: operaio valdostano precipita da un tetto e muore

L'incidente oggi a Loano. A perdere la vita Christian Herin, 44 anni, di Valtournenche; era anche maestro di snowboard

Tragedia a Loano, nel Savonese. Un operaio valdostano di 44 anni, Christian Herin, è precipitato da un tetto mentre lavorava e ha perso la vita. Lo ha appreso Aostanews.it.

Caduta fatale 

Herin è caduto da una altezza di circa 7 metri. La tragegia è avvenuta in via Stella, dove è in corso il rifacimento della facciata del condominio dove un tempo c’era il cinema Perla.

Sul posto è intervenuto il 118 con ambulanza e automedica: per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Presente anche il personale dell’ufficio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl2savonese, oltre ai carabinieri e alla polizia locale, che ha avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.

Da una prima ricostruzione, sembra che l’uomo non avesse indossato l’imbracatura. A Loano giornata autunnale, forse la copertura del tetto resa scivolosa dalla pioggia può essere stata la causa della caduta. Herin è preciptao nel vuoto sbattendo in modo fatale sulla rampa del garage della palazzina.

Christian Herin, che avrebbe compiuto 45 anni a fine settembre, si era trasferito in Liguria nel 2021; viveva a Alassio. Lavorava per la ditta Edac (Edilizia acrobatica).

Maestro di snowboard, era stato anche direttore della scuola di sci di Valtournenche.

Collega salvato da imbracatura

La tragedia avrebbe potuto assumere proporzioni più drammatiche, perché insieme a Herin è stato coinvolto nell’incidente anche un suo collega di 28 anni, sembra anch’esso caduto  caduto dal tetto, salvatosi grazie all’imbracatura. Il giovane è stato trasportato in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per delle contusioni.

Cisl e Filca si costituiscono parte civile

«Il lavoratore che ha perso la vita oggi era un nostro iscritto. Ci costituiamo parte civile», annunciano Luca Maestripieri (Cisl Liguria) e Andrea Tafaria (Filca Liguria).

Luca Mastripieri, segretario Cisl Liguria

«Un’altra vita spezzata sul lavoro, a pochi giorni dalla tragedia di Castel Vittorio – prosguono i due sincalisti -. Oggi a Loano un edile di 44 anni, nostro iscritto alla Filca Cisl, è morto precipitando da un ponteggio. A lui, alla sua famiglia e ai colleghi va tutta la nostra vicinanza. Ma il tempo delle parole è finito: la Cisl è pronta a costituirsi parte civile perché questa strage quotidiana deve finire».

La Cisl ribadisce con forza che la sicurezza deve diventare una priorità nazionale, «un investimento e non un costo», con più controlli, più ispettori, più medici del lavoro, più prevenzione e formazione anche nelle scuole. Fondamentale anche ridurre la precarietà e responsabilizzare maggiormente imprese e istituzioni.«È del tutto evidente che non si sta facendo abbastanza – denunciano Maestripieri e Tafaria – nonostante i nostri continui appelli. Oggi paghiamo l’ennesimo prezzo con un’altra vita spezzata. Per questo, come Cisl e Filca, siamo pronti ad andare fino in fondo in tutte le sedi opportune, anche giudiziarie. Non resteremo spettatori inascoltati: la sicurezza sul lavoro deve diventare la vera emergenza nazionale».

(re.aostanews.it)

 

 

 

 

 

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