Partito democratico, Schlein: «più servizi contro l’abbandono dei territori interni»
Sanità e scuola pubblica, salario minimo, lotta alle discriminazioni tra i temi affrontati dalla segretaria nazionale dem davanti a un pubblico di quasi 200 persone concentrato attorno al palco allestito sulla piazza di Porta Praetoria ad Aosta domenica 7 settembre
Partito democratico, Schlein: «più servizi contro l’abbandono dei territori interni».
Sono alcune dei temi affrontati dalla segretaria nazionale dem Elly Schlein davanti a un pubblico di quasi 200 persone concentrato attorno al palco allestito sulla piazza di Porta Praetoria ad Aosta domenica 7 settembre. Alla fine del suo applaudito intervento non si è tirata indietro e ha stretto tante mani.
Elly Schlein ad Aosta
Giornata speciale
Ad accoglierla la presidente dei dem regionale Eloise Della Schiava: «Oggi è una giornata speciale abbiamo l’onore di accogliere la nostra segretaria nazionale. La sua presenza non è solo un gesto di cortesia è un segnale politico forte. Significa che queste elezioni sono decisive per la nostra Valle d’Aosta, per il Partito democratico e per il futuro che insieme vogliamo costruire. Il voto che ci attende non riguarderà solo chi governerà la regione o i comuni ma riguarda la visione che abbiamo del domani. Per noi democratici significa una Valle più giusta, più inclusiva, più sostenibile. Una Valle d’Aosta che sa innovare senza perdere le proprie radici e la propria identità».
Terra di confine
«Questa è una terra di confine e come ogni terra di confine ha imparato a crescere nell’incontro e nel rispetto reciproco tra le persone, tra i popoli, tra le città, tra gli Stati – ha esordito Schlein -. Si cresce insieme e non ci si fa la guerra» che su Gaza rilancia con un appello accorato: «Anche da qui vi invito a tenere sempre l’attenzione alta su quello che accade perché bisogna fermare i crimini del governo israeliano. Bisogna fermarli ora perché non è accettabile violare il diritto internazionale e umanitario».
Politiche concrete
Ha poi proseguito: «non ci sono territori marginali in questo Paese ma territori marginalizzati da politiche sbagliate. Bisogna cambiare. Le aree interne non sono destinate – come dice la destra – a un ineluttabile declino. Le aree interne vanno rilanciate con politiche concrete come portare i servizi se non rendi più comada la vita le persone si sposteranno. Per questo noi insistiamo sulle questioni sociali: al primo posto delle nostre priorità c’è la difesa della sanità pubblica universalistica».
Il caro bollette
Cita poi il peso delle bollette su famiglie e imprese e l’esempio spagnolo: «Hanno scollegato il prezzo dell’energia da quello del gas e l’operazione ha dato subito fiato a famiglie e imprese. Forse il governo Meloni non lo vuole fare perché, temo, non ha il coraggio di intaccare gli extra profitti che maturano un pugno di società energetiche a scapito di tutte le altre imprese e di tutte le famiglie italiane».
Sanità di territorio
«La sanità del futuro è la sanità del territorio: è quella che porta la risposta di cura più vicina alle persone. Su questa dobbiamo investire. Dobbiamo pagare meglio i medici e gli insegnanti che lavorano nelle aree interne. È chiaro che Roma non può calare dall’alto soluzioni su territori che sono tra loro diversi. La politica è quella che dà risposte diverse a chi ha bisogni diversi. Per noi salute vuol dire sostegno agli anziani, contrasto alla solitudine, diritto alla felicità, più investimenti sulla salute mentale».
Shlein parla poi di scuola pubblica «nella quale bisogna credere perché da lì passa il futuro ma anche il nostro presente. Bisogna credere nei giovani che troppo spesso si sentono dimenticati e inascoltati. Bisogna anche moltiplicare gli asili nido in tutto il territorio».
Parlando di lavoro dice: «i contratti spesso sono precari e i giovani faticano a trovare lavoro. Questa destra si riempie la bocca con tanta vuota retorica con gli aiuti ma poi taglia i servizi, taglia i fondi sui nidi, taglia sulla salute . Fa il contrario di quanto serve alle famiglie».
Salario minimo
Torna sulla proposta dem dell’introduzione di un salario minimo che «rafforza i contratti collettivi e il ruolo dei sindacati. In Italia i salari sono i più bassi d’Europa e 11 milioni di italiani hanno rinunciato a partire per le ferie perché non se lo potevano permettere. Il salario minimo innesca ricadute positiva sugli altri salari». Tra i temi non mancano il diritto alla casa, l’uguaglianza sociale e l’accoglienza.
Non lasciare indietro nessuno
Nel suo intervento Cecilia Lazzarotto della Direzione nazionale del Partito democratico ha sottolineato: «Noi del Partito democratico non vogliamo lasciare indietro nessuno e lo possiamo fare solo con il vostro aiuto. Noi ci siamo messi in gioco, adesso tocca a voi darci fiducia e credere nel nostro progetto, nella nostra visione di futuro, fatto di diritti, lavoro, istruzione, possibilità di sviluppo, turismo (ma non di massa), imprese. Perché il futuro lo possiamo costruire, realizzare, progettare insieme. Il Partito Democratico è qui non contro qualcuno, ma è qui per voi. Non siamo noi candidati i protagonisti, siete voi. Siete voi a scegliere a chi dare fiducia».
(danila chenal)