Salute: screening del colon-retto, Valle d’Aosta prima  per adesioni
SALUTE & BENESSERE
di Danila Chenal  
il 12/09/2025

Salute: screening del colon-retto, Valle d’Aosta prima per adesioni

È quanto rilevato dall'Osservatorio nazionale sugli screening oncologici. Sul fronte dello screening per la cervice uterina, l’adesione in Valle d’Aosta si attesta al 51,2% e l'adesione per la mammografia si attesta all'86,5%

Salute: screening del colon-retto, Valle d’Aosta prima  per adesioni. È quanto rilevato dall’Osservatorio nazionale sugli screening oncologici. Sul fronte dello screening per la cervice uterina, l’adesione in Valle d’Aosta si attesta al 51,2% e l’adesione per la mammografia si attesta all’86,5%.

La Valle d’Aosta ha ottenuto risultati particolarmente significativi nello screening per il tumore del colon-retto, che registra il tasso di adesione più alto a livello nazionale: 66,4%, quasi il doppio della media italiana, e una copertura degli inviti pari al 96,7% della popolazione target.

I dati

Sul fronte dello screening per la cervice uterina, l’adesione in Valle d’Aosta si attesta al 51,2%, percentuale nettamente superiore alla media nazionale (42%) e a quella del Nord Italia (48%), un risultato che conferma l’impegno costante dell’Azienda USL e della Regione in tema di prevenzione secondaria.

Per quanto riguarda lo screening mammografico, infine, la Valle d’Aosta ha fatto registrare un’adesione molto alta, dell’86,5% (nel 2023 era del 47,9%). Tale risultato, tuttavia, non è confrontabile con quello delle altre regioni per motivi statistici (un dato analogo, comunque, era già presente in passato).

Il commento

Il dottor Maurizio Castelli, Direttore del Dipartimento di Prevenzione e coordinatore gestionale degli Screening Oncologici della Valle d’Aosta, commenta: «I dati sono buoni, e sono frutto dell’impegno di tutti gli operatori sanitari (e non) coinvolti nelle attività di screening, del coordinamento amministrativo, della collaborazione costante e capillare sul territorio, e, nel caso dello screening del colon-retto, dei volontari della Lilt, e delle farmacie».

«Il nostro obiettivo, per il futuro – prosegue Castelli – è l’aumento della percentuale di copertura degli esami atti a garantire la diagnosi precoce e la cura tempestiva delle principali patologie tumorali oggetto di screening. Stiamo lavorando su diversi fronti: da un lato cercando di motivare le persone a partecipare alle campagne di screening, dall’altro rendendo i servizi sempre più efficienti e accessibili»

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