Marina Lubian: «La Courmayeur Cup ci aiuterà a riprendere il ritmo gara»
La forte centrale dell'Imoco parla alla vigilia della competizione valdostana
Prosegue il conto alla rovescia in vista della seconda edizione della Courmayeur Cup.
Il gustoso aperitivo al campionato di A1 femminile di volley è in programma venerdì 26 e sabato 27 settembre.
Teatro della competizione il Forum Sport Center di Dolonne.
La competizione metterà di fronte le migliori quattro squadre dell’ultima stagione.Venerdì si giocheranno le due semifinali: Conegliano-Novara (17.30) e Scandicci-Milano (20.30).
Sabato a partire dalle 16.30 sono in programma le finali.
I biglietti sono disponibili sul portale Vivaticket.com.
Venerdì alle 11 al cinema di Courmayeur ci sarà la presentazione della serie A con l’ufficializzazione dei calendari.
Marina Lubian: «Torno un po’ più riposata»
Gazzetta Matin, media partner dell’evento, si avvicina al torneo intervistando una protagonista per squadra.
Continuare a restare ai massimi livelli. È questa la missione dell’Imoco, che da anni domina in Italia e nel Mondo e che nella passata stagione non ha lasciato niente alle avversarie, conquistando scudetto, Coppa Italia, Champions League, Supercoppa Italiana e Mondiale per club. Marina Lubian, centrale classe 2000 originaria di Moncalieri, è alla quarta stagione con le Pantere. La piemontese, dopo aver rinunciato agli impegni in Nazionale per recuperare da alcuni problemi fisici, è pronta a vivere una nuova stagione da protagonista.
Marina, come sta alla vigilia della nuova stagione?
«Direi bene, è stata la mia prima estate senza pallavolo, torno un po’ più riposata, è una sensazione diversa dal solito. Sto bene, la mia situazione fisica è migliorata, sono contenta di aver avuto tempo di lavorare sui miei problemi».
Come procede la preparazione? Che rapporto si è creato con le nuove compagne?
«La preparazione sta andando bene, lavoriamo sodo, stiamo spingendo molto a livello fisico, siamo belle cariche. Tutto il lavoro che stiamo facendo è in vista del futuro. Non sono ancora arrivate tutte le ragazze, le aspettiamo dal Mondiale. Pian piano si stanno aggiungendo e il gruppo si sta creando bene, a Conegliano è facile creare gruppo, società e staff ti danno opportunità di costruire rapporti e legare molto, le ragazze scelte sono sempre ottime».
Marina Lubian: «La Courmayeur Cup ci aiuterà a entrare nel ritmo gara»
Quanto è importante questo test di Courmayeur, tra le migliori formazioni del campionato, prima dell’inizio della stagione?
«Sicuramente è una bella prova per tutti, ci aiuterà a entrare nel ritmo gara per chi non ha giocato in estate. Chi ha avuto riposo non disputa una partita da maggio, la Courmayeur Cup ci aiuterà a entrare nell’ottica della nuova stagione e a oliare i meccanismi di squadra».
L’Imoco è la squadra che sta dominando da anni sia in Italia che in campo internazionale. Quali sono le prerogative necessarie per restare costantemente ai massimi livelli?
«Indubbiamente uno staff e una società che ti mettono a disposizione tutto per fare la pallavolo al meglio, per pensare solo a quello. Poi il fatto di spingere tutti i giorni in palestra, non sentirsi mai arrivati, anche dopo una vittoria importante festeggiare e azzerare tutto il giorno dopo e continuare a lavorare per il domani. Una cosa bella che ho notato di Conegliano dal primo giorno è che sono le stesse campionesse le prime a dare tutto e a spingere sempre. Se vedi che tutte spingono così non puoi che fare altrettanto anche tu».
Marina Lubina: «La pressione? Ci si fa l’abitudine»
Come si gestisce la pressione di essere costantemente la squadra da battere?
«Ci si fa l’abitudine, sappiamo che tutti con noi danno il massimo, perché non hanno niente da perdere, le avversarie giocano più libere da responsabilità, l’importante restare concentrati su se stessi, sul tuo gioco e sui tuoi compiti e il resto viene di conseguenza».
A maggio si è parlato molto della sua scelta di rinunciare alla Nazionale. Le piacerebbe tornare a indossare l’azzurro?
«Certo, per me l’azzurro è sempre stato importante, è una parte della mia vita. Chiaramente se uno sta bene fisicamente non ci sono problemi, non vedo perché no. Indossare la maglia azzurra penso che sia l’onore più alto che ci sia».
Che effetto le ha fatto vedere le sue compagne vincere il Mondiale?
«Mi è dispiaciuto non essere con loro, ma la scelta che ho fatto penso che sia stata fatta pensando al futuro, la ribadisco, ne vado fiera. Le ho seguite, ho sofferto con loro e gioito con loro. Certo, non ho sofferto come come loro, sono davvero contenta, so il lavoro e la fatica che ci sono dietro un successo del genere. Spero di poter condividere con loro questi momenti in futuro. Sono piena di gioia per loro».
Marina Lubian: «I risultati della Nazionale fondamentali per tutto il movimento»
Quanto è importante per tutto il movimento questo periodo d’oro della Nazionale?
«Questi risultati sono fondamentali, lo abbiamo visto da quando abbiamo vinto l’Olimpiade, abbiamo percepito che qualcosa era cambiato. Tanta gente e tanti bambini si sono avvicinati a questo sport, è grossa responsabilità, ma una di quelle belle. Sono contenta che sempre più persone guardino la pallavolo, penso che sia bellissimo. Ho visto i numeri degli ascolti della finale, è pazzesco, un traguardo enorme».
Negli ultimi anni, tra club e Nazionale, ha vinto praticamente tutto quello che si poteva vincere. Se dovesse scegliere un risultato da mettere in copertina, quale sarebbe?
«Domanda difficile. Tutti i successi hanno le loro bellezze e le loro lotte, ma la vittoria alle Olimpiadi è stata speciale, quando sei una bambina ti metti sotto le coperte a guardare i video e sogni le Olimpiadi e poi ti ritrovi a vincerle con la tua famiglia a guardarle e sostenerti è qualcosa di speciale e impagabile».
Conosce la Valle d’Aosta? Cosa le piace di questa regione?
«Da piccola venivo a Gressoney poco prima di iniziare la scuola, ci portava mio padre a me e mio fratello quando nostra madre iniziava a lavorare. Negli ultimi anni ho maturato un amore profondo per la montagna».
(Thomas Piccot)