Licenziamenti Thermoplay: verso sciopero a Pont-Saint-Martin
In 140 alle due assemblee convocate per oggi contro i 20 esuberi I sindacati: situazione inverosimile
Verso lo sciopero alla Thermoplay di Pont-Saint-Martin. Il motivo? I 20 esuberi comunicati dall’Azienda.
Oggi a Pont-Saint-Martin si sono tenute due assemblee convocate dalle organizzazione metalmeccaniche Fim, Fiom, Uilm Valle d’Aosta e Savt Industrie, una al mattino e l’altra al pomeriggio, alle quali hanno partecipato 140 lavoratori.
Per i sindacati, “è incomprensibile tagliare posti in un’azienda in attivo. Si tratta di una operazione economica fatta sulla pelle dei lavoratori”.
L’azienda di Pont-Saint-Martin, specializzata in sistemi di iniezioen per la plastica, ha deciso di licenziare 17 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, 2 lavoratori a contratto determinato e 1 lavoratore in somministrazione.
In totale, 20 lavoratori (non rientrano nella procedura di licenziamento i tempi determinati e in somministrazione, i quali comunque non saranno confermati).
I sindacati hanno espresso forte preoccupazione e hanno ribadito l’obiettivo di evitare anche un solo esubero tra gli oltre 200 lavoratori della sede valdostana.
L’atteggiamento dei vertici aziendali è stato definito “irremovibile”, e i sindacati hanno promesso di fare il possibile per ridurre al minimo il numero di esuberi.
I sindacati: situazione inverosimile
I rappresentanti delle sigle sindacali davanti ai cancelli della Thermoplay
Durante le assemblee, i sindacati hanno cercato di rassicurare i dipendenti, definendo la situazione “inverosimile”, in quanto l’azienda risulta essere in attivo.
Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Savt Industrie ritengono che i tagli siano il risultato di una mera “operazione economica” a discapito dei lavoratori.
I sindacati dei metalmeccanici valdostani hanno inoltre chiarito che, se non dovessero arrivare soluzioni concrete per la tutela dei dipendenti, non escluderebbero la possibilità di uno sciopero.
La decisione di tagliare il personale appare “incomprensibile e inaccettabile” alle rappresentanze sindacali, soprattutto considerando la solidità internazionale della Thermoplay, che ha filiali in Europa, nelle Americhe e in Asia.
“Per quanto ci riguarda – concludono i rappresentanti dei lavoratori – la lotta per la difesa dei posti di lavoro continua”.
(re.aostanews.it)