Abusi sul padrone di casa a Cogne: l’imputato può stare in giudizio
Sono le conclusioni del dotto Francesco Cargioli, perito nominato dal tribunale
Può stare in giudizio il 59enne originario di Caltanissetta accusato di violenza sessuale ai danni del padrone di casa, un 65enne di Cogne. È questa la conclusione del perito del tribunale di Aosta, il dottor Francesco Cargioli.
L’imputato può stare in giudizio
L’udienza di oggi, 24 settembre, è durata pochi minuti.
In apertura, la difesa aveva chiesto un rinvio per un legittimo impedimento dell’avvocato Bellini (sostituito dalla collega Elisa Gabaccia). L’istanza è stata respinta dal tribunale.
In aula, è stato quindi sentito lo psichiatra nominato dal collegio presieduto dal giudice Giuseppe Colazingari.
«Non ho rilevato problematiche di rilevanza processuale – ha affermato il professionista -. Abbiamo fatto un primo esame in modalità telematica e poi alcuni test».
Il processo è stato aggiornato al 12 novembre. In quella data, i giudici si esprimeranno sulla richiesta della difesa di ascoltare nuovamente la persona offesa, già sentita in incidente probatorio.
Se l’istanza dovesse essere rigettata, si procederà con la discussione.
La vicenda trae origine dalla denuncia di un valdostano, che ha riferito di aver subito abusi sessuali dal 59enne nisseno e dalla moglie (che si è poi tolta la vita in carcere). I fatti risalgono al periodo tra la seconda metà del 2023 e i primi mesi del 2024.
L’imputato ha sempre respinto le accuse, sostenendo che i rapporti sessuali fossero consensuali.
(t.p.)