Elezioni, Avs-Rc: «costruire un futuro coerente e con il coraggio di osare»
Per il movimento si è chiusa la campagna elettorale «intensa, entusiasmante e vera»
Elezioni, Avs-Rc: «costruire un futuro coerente e con il coraggio di osare». Così il movimento nel tirare le somme dopo settimane «di impegno» e un invito a credere che «la politica la politica è un luogo in cui costruire insieme il futuro con coerenza, passione e il coraggio di osare».
L’evento di chiusura si è andato in scena ieri, mercoledì 24 settembre, alla biblioteca di viale Europa e si è aperto con le note di ‘Combattente’:
«Questa canzone ci rappresenta – ha detto il moderatore Andrea Campotaro -: la politica vera non è voltarsi dall’altra parte ma mettersi in gioco. Il nostro programma non è calato dall’alto ma è il frutto di un lavoro condiviso».
Chiara Minelli ha tracciato un bilancio preciso di questo mese: «Abbiamo organizzato 35 iniziative, 31 incontri territoriali e 4 tematici con la partecipazione di esperti. Rispetto a 5 anni fa abbiamo fatto un salto di qualità nella comunicazione con Reels per i social e 15 mila volantini distribuiti ad Aosta. Non abbiamo improvvisato: abbiamo parlato di cose che conosciamo e condividiamo».
«Ci accusano di essere quelli del no, e lo rivendichiamo – ha detto Manuela Nasso -. Diciamo no agli sprechi di denaro pubblico, ma diciamo sì al reddito di inclusione regionale, sì a una riforma elettorale che dia davvero agli elettori la possibilità di scegliere, sì a politiche per la casa e contro la povertà».
Messaggio dalla Flotilla
È intervenuta in un video registrato l’europarlamentare Benedetta Scuderi direttamente dalla Flotilla, la missione civile e non violenta nel Mediterraneo alla quale partecipa.
«Lo sciopero generale ha portato in più di 70 città centinaia di migliaia di persone – ha detto -. Un atto di coraggio e solidarietà che dimostra la vicinanza concreta delle cittadine e dei cittadini al popolo palestinese e la volontà collettiva di opporsi con forza al genocidio».
Ideali condivisi
Per Maria Lancerotto la politica deve ripartire dai valori: «Solidarietà, giustizia sociale e forza dell’unità. Nessuno si salva da solo e difendere i beni comuni non deve mai diventare un’abitudine, ma una scelta quotidiana. Non bisogna fare passi indietro ma andare avanti verso l’obiettivo senza mollare di un millimetro».
Katia Foletto ha dato risalto alla questione sociale e di genere: «Non ci dobbiamo vergognare di dirci progressisti e ambientalisti di sinistra. Vogliamo una Valle d’Aosta che sostenga donne e famiglie, che garantisca lavoro dignitoso, che metta il benessere delle persone al primo posto, senza clientelismi e senza spese inutili».
Eugenio Torrione ha definito il gruppo «una forma di resistenza», aggiungendo: «I politici sono lo specchio della società. Sta a noi resistere e trasformare questa resistenza in maggioranza».
Massimiliano Kratter ha richiamato la sua radice ambientalista: «la montagna non ha confini e oggi ci dividiamo tra ambientalisti e negazionisti – ha detto -. Dobbiamo fare rete con le altre regioni alpine e affrontare la sfida tecnologica».
La chiusura, affidata alle note di Eppure soffia e Imagine, ha suggellato il messaggio finale: «La politica non è un affare per pochi, ma un luogo in cui costruire insieme il futuro con coerenza, passione e il coraggio di osare».