Election Day, l’UV compatta: «Roma non risolve i nostri problemi»
In 500 a Les Iles di Gressan, giovedì 25, per dare manforte ai candidati alle regionali e alle comunali e centrare il risultato: governare la regione e la città di Aosta
Election Day, l’UV compatta: «Roma non risolve i nostri problemi».
«Il «vero pericolo» – «le véritable danger» – che l’Union valdôtaine ha fiutato durante il continuo pellegrinaggio di ministri e sottosegretari del centrodestra in Valle d’Aosta durante la campagna elettorale? Vedo non solo delle persone che salgono dall’Italia ma delle narrazioni e degli atteggiamenti che ci additano quasi come extraterrestri perché siamo ancora una delle piccole regioni che in Europa è in grado di autogovenarsi e con la nostra democrazia che parte dai giovani e dai piccoli villaggi è ancora in grado di dare delle risposte a tutta la collettività. Roma non risolve i nostri problemi». A sottolinearlo è il presidente dell’Union Valdôtaine Joël Farcoz, giovedì 25 all’area verde di Gressan dove un pubblico di oltre 500 persone ha partecipato alla chiusura della campagna elettorale.
La fierté
Sulla stessa lunghezza d’onda la vicepresidente Patrizia Morelli: «C’è una bella differenza tra queste bandiere che ogni sezione porta e quelle che abbiamo visto sventolare in un teatro qualche giorno fa. È dalla resistenza che nasce l’Union, i nostri candidati si sono espressi in tutte le lingue della valle e questo risponderebbe ai canoni di italianità di un certo generale in pensione?» riferendo a Vannacci.
Non usa mezzi termini Luciano Caveri: ««Le nostre radici sono nella Resistenza – ha detto – nella Jeune Vallée d’Aoste. Lo vorrei dire a Vannacci, lo vorrei dire ai fascisti di Fratelli d’Italia, perché dentro c’è CasaPound che dice che Mussolini è il meglio possibile».
Ora e sempre
Nel proseguire Farcoz ha detto: «Questa non è stata solo una campagna elettorale. È stato un modo per ribadire che la Valle d’Aosta può ancora governare e stare sul territorio dando risposte concrete. Qualcuno diceva ‘ora o mai più’. Per noi, invece, è ‘ora e sempre’ perché la difesa dei valori e diritti valdostani è fondamentale».
Le bandiere rossonere delle sezioni valdostane del Mouvement hanno fatto da cornice agli interventi dei 35 candidati alle elezioni regionali e del candidato sindaco di Aosta Raffaele Rocco: «Abbiamo parlato oggi di autonomismo, libertà, federalismo e antifascismo ed è su queste basi che abbiamo lavorato e che dobbiamo continuare a farlo – ha aggiunto Morelli -. Ma non è solo l’autonomismo, l’unionismo è un passo in più: un collante costituito dall’amore della Valle d’Aosta che ci porterà a fare un gran risultato».
Raffaele Rocco, candidato a sindaco
(giulia calisti)