Courmayeur dà un giro di vite agli Après-ski
Sulla scia della regolamentazione della Movida di Aosta, il Comune di Courmayeur ha approvato le linee guida sulla gestione degli eventi dentro e fuori dai locali sulle piste e in centro paese
Sulla scia della Movida di Aosta, arriva il giro di vite anche per l’Après-ski di Courmayeur.
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato le linee guida alle quali i titolari dei locali devono attenersi nella gestione degli eventi all’interno (e esterno) delle loro attività.
«È la prima volta che interveniamo in questo senso ma non è nulla di eccezionale, sono norme di legge che i titolari di attività devono seguire, semplicemente le abbiamo messe una di fila all’altra in un vademecum perché molti si lamentavano di non sapere» spiega il sindaco Roberto Rota.
A spingere l’amministrazione in questa direzione alcune criticità emerse sulle attività di après-ski nei locali del comprensorio sciistico e in paese e l’obiettivo di, come si legge nella delibera, «favorire la convivenza armoniosa degli eventi, promuoverne una fruizione sicura e consapevole nonché valorizzare un modello di turismo sostenibile, responsabile e accogliente».
Il vademecum per gli operatori
Le linee guida si rivolgono agli operatori attivi sul comprensorio e in paese riguardo alle attività di intrattenimento (musica, eventi o spettacoli) «generalmente organizzate in prossimità degli impianti di risalita durante la stagione sciistica, anche in abbinamento ad attività di somministrazione alimenti e bevande».
Cosa dovranno fare gli operatori che intendono svolgere attività di Après-ski? «presentare apposita richiesta di autorizzazione al Comune con i dati identificativi dell’attività e del legale rappresentante, una descrizione sintetica ma esaustiva delle attività previste, una relazione tecnica sulla sicurezza, la planimetria degli spazi e una relazione di impatto acustico», il tutto 7 giorni prima dell’evento, o 30 giorni prima nel caso di capienza superiore alle 200 persone per poter chiedere il parere preventivo alla Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.
Per l’organizzazione dell’evento, inoltre, gli operatori dovranno predisporre segnaletica che favorisca la quiete pubblica, garantire la presenza di addetti alla sicurezza, prevedere il rispetto della capienza massima, agevolare l’accesso dei mezzi di soccorso e garantire la presenza di personale formato per il primo soccorso e dotarsi di personale addetto alla sicurezza.
La fascia oraria individuata per l’après-ski è tra le 15 e le 19, al di fuori di questa fascia le attività possono proseguire secondo le proprie autorizzazioni ordinarie rispettando, dal punto di vista acustico, i limiti fissati dalla normativa vigente.
Qui il testo delle Linee guida Après-ski
Limite dei decibel e eventi in deroga
I due grossi limiti che ogni operatore dovrà rispettare sono i decibel massimi -70dBA (75 per la Movida aostana, ndr), che nel caso di due attività vicine scende a 67dBA-, e il numero di eventi che possono andare in deroga al limite, che «non possono eccedere il 30% dei giorni complessivi di apertura dell’attività stagionale prevista».
«A titolo esemplificativo, un Operatore che intenda richiedere n. 35 eventi in deroga dovrà dimostrare un’apertura regolare per almeno 116 giorni complessivi nella stagione», mentre per i locali in centro sono due al mese.
«È un regolamento che nasce dopo riunioni con i gestori dei locali e gli impianti a fune – conclude Rota -, predisposto con altre località come la nostra, come Madonna di Campiglio e Cortina, e sottoposto al vaglio di Arpa e Suel che hanno concordato sulle procedure».
(erika david)