Antey-Saint-André, esplosione di colori per MeleVallée
AGRICOLTURA & TERRITORIO, TURISMO & TEMPO LIBERO
di Elena Rembado  
il 18/10/2025

Antey-Saint-André, esplosione di colori per MeleVallée

Soddisfatti della mostra-mercato produttori e artigiani

Antey-Saint-André si è vestita ieri dei colori caldi dell’autunno per la sua tradizionale festa delle mele. Una giornata meravigliosa e dal sapore autentico. Il sole splendeva tiepido nel centro del paese,illuminando bancarelle colme di frutta e verdura, prodotti del territorio, volti sorridenti e aromi che profumavano di tradizione e autenticità.

Mele, agricoltura e artigianato

Al centro di tutto c’erano, ovviamente, le mele, regine indiscusse della festa. Sui banchi, cassette colorate pronte per essere portate a casa: dalle renette, simbolo della Valle d’Aosta, alle Golden, fino alle più moderne e apprezzate Fuji.

Oltre alle protagoniste della stagione, l’evento è stato anche un’occasione per mettere in mostra le eccellenze della tradizione agricola e artigianale valdostana.

Gli espositori

Tra i protagonisti, Joseph e Livio. «Mio padre – racconta Joseph – ha coltivato per decenni questi meli e io sono qui per continuare il suo lavoro. Ogni anno è una sfida, perché il clima è ormai imprevedibile, ma è bello vedere tanta gente che apprezza il frutto del nostro lavoro».

E poi Barbara, Gianluca e Caterina, che da oltre vent’anni portano avanti,insieme ai genitori, un’azienda di aceti artigianali e marmellate di antichissima tradizione. «Usiamo solo mele valdostane – spiega Gianluca- per le nostre vecchie ricette che richiedono una fermentazione lenta come vuole la tradizione».

Ogni goccia racconta un pezzo di Valle d’Aosta e di storia. Irvin, agricoltore di Châtillon, arrivato con il suo banco ricolmo di verdure e zucche che sanno di autunno: «Coltivo con rispetto della terra e senza fretta – racconta -. Questa festa dimostra che c’è ancora interesse e voglia di valorizzare le piccole imprese locali».

Il mercato

Il mercato era vivace: visitatori curiosi, famiglie, giovani,anziani: ognuno con la voglia di assaggiare, conoscere, comprare. Non potevano mancare anche gli artigiani, come Maurizio che ha messo in mostra i suoi cestini intrecciati. Dopo tre anni di collaborazione con la scuola di Gignod, oggi porta le sue creazioni alle fiere “piccole ma vive” come quella di Antey: «Mi piace essere qui – commenta con un sorriso – perché è una delle feste più movimentate di questo periodo. Poi questo sole meraviglioso ha veramente illuminato la giornata». Tra le sorprese più curiose e apprezzate della festa di Antey c’erano anche le ostriche della Bretagna, arrivate fresche di giornata e servite insieme a un calice di champagne. Un contrasto affascinante che ha saputo mettere insieme il gusto iodato e deciso del mare bretone con la tradizione alpina della Valle d’Aosta.

Le frittelle di Martino

Non potevano mancare, infine, le frittelle di mele. Soprattutto le storiche frittelle di Martino. Una vera e propria coccola d’autunno, dedicate alla sua Gio, con amore e tenerezza. Un piccolo gesto che ha scaldato il cuore di chi conosce la loro storia e ha assaggiato, in ogni morso, un po’ di memoria e affetto.

E così, tra degustazioni,chiacchiere e sorrisi, la festa delle mele di Antey ha superato anche quest’anno le aspettative. Una domenica che resterà nel cuore delle centinaia di visitatori come un dolce boccone di autenticità valdostana.

(s.c.)