“Guida Winemag 2026”: l’autenticità al centro del vino italiano
Milano, 27 ott. (askanews) – La nuova edizione della “Guida Winemag 2026″ fotografa un panorama del vino italiano incentrato sull’”autenticità”. Il volume, curato dal direttore di Winemag.it, Davide Bortone, presenta una selezione di Cantine e vini (ottenuta da degustazioni alla cieca) con l’intento di valorizzare identità territoriale e coerenza stilistica, privilegiando la personalità dei produttori rispetto alle tendenze del momento.
Tra i riconoscimenti nazionali, la “Cantina italiana dell’anno 2026” è Silvano Bolmida di Monforte d’Alba (Cuneo), premiata per la coerenza stilistica e la profondità interpretativa del Barolo. Il titolo di “Cantina rivelazione dell’anno” va all’Azienda Agricola Mattè di Volano (Trento), fondata nel 2019 e segnalata per la personalità del Trentodoc e dei vini fermi autoctoni.
Per il Nord Italia, la “Cantina dell’anno 2026” è Cantine Federici – La Baia del Sole di Luni (La Spezia), interprete dell’identità vitivinicola ligure, mentre la “Cantina rivelazione” è Cascina Rey di Asti, guidata da Monica Monticone. Nel Centro Italia, i riconoscimenti vanno a Podere La Regola di Riparbella (Pisa) come “Cantina dell’anno” e a Viandante del Cielo di Passignano sul Trasimeno (Perugia) come “Cantina rivelazione”. Nel Sud, la “Cantina dell’anno” è Caparra & Siciliani di Cirò Marina (Crotone), mentre la “rivelazione” è Baronia della Pietra di Alessandria della Rocca (Agrigento). Il titolo di “Cantina bio dell’anno” viene assegnato a Sequerciani di Gavorrano (Grosseto), azienda certificata Demeter per l’approccio biodinamico.
Tra i vini premiati, il “Barolo Docg Bussia Vigna dei Fantini 2021” di Silvano Bolmida è eletto “Miglior vino italiano 2026”. Seguono il “Bianco di Pitigliano Superiore Doc Isolina 5 anni 2019” di Sassotondo come miglior bianco, il “Cirò Doc Rosato 2024 Le Formelle” di Caparra & Siciliani come miglior rosato e il “Costa Toscana Rosso Igt 2021 Strido” di Podere La Regola come miglior rosso. Il “Friuli Colli Orientali Doc 2022 Cràtis” di Scubla si distingue come miglior vino dolce, mentre il “Provincia di Pavia Igt Sauvignon Blanc O.N.S. One Night Stand” di Colle del Bricco è il miglior orange.
Il premio “Vecchia Annata 2026” va al “Barolo Docg 2011” della Famiglia Anselma. Il “Paestum Igp Greco Biologico 2022 Elea” di San Salvatore 1988 è riconosciuto come miglior vino biologico, mentre il “Venezia Giulia Igp 2023 Limine bianco” di Terre di Ger si aggiudica la categoria Piwi.
Nella sezione spumanti, il “Trento Doc Riserva Mattè” è premiato come miglior Metodo Classico, il “Valdobbiadene Docg Rive di San Pietro di Barbozza Extra Brut Marna del Bacio 2024” di Andreola come miglior Metodo Italiano, il “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese Doc 2024” di Quaquarini come miglior frizzante dolce e il “Vino frizzante rosé ancestrale” di Sequerciani come miglior Pét-Nat.
“Premiamo il carattere e la tipicità dei vini – spiega Bortone – uniti al coraggio di osare di vignaioli e produttori italiani”. Un approccio che riconosce nei vini la capacità di raccontare il proprio luogo d’origine e la personalità di chi li produce.
