Champdepraz: ricorso al Tar sull’esito elettorale
Si dissocia Michel Borettaz, precisando che non è una decisione del gruppo Champdepraz Avenir
Il ricorso al Tar, arrivato in corner, agita le acque a Champdepraz, dove il risultato delle urne, lo scorso 28 settembre, è stato una sfida all’ultimo voto: su 609 elettori, hanno votato in 474 (affluenza al 77,83%). Monica Cretier, con il vice Marco Daguin, ha ottenuto 224 voti, mentre Michel Borettaz, affiancato da Alessandro Chivino, si è fermato a 223; 17 le schede nulle, 10 le bianche.
La replica di Michel Borettaz
Pronta la replica di Borettaz, a nome del gruppo consigliare Champdepraz Avenir, che ha dichiarato che la scelta di ricorrere al Tar non è stata presa dal gruppo consigliare, bensì da un componente della lista, Giuseppe D’Agostino, nella forma di privato cittadino.
“La nostra squadra aveva inizialmente valutato la possibilità di verificare le condizioni per un eventuale ricorso, considerato il solo voto di differenza che ha caratterizzato questa competizione elettorale. Ma abbiamo convenuto a maggioranza di non procedere, rispettando il risultato elettorale e il lavoro svolto dalla commissione di seggio”.
La priorità è la collaborazione
La minoranza ritiene che, “in una situazione così equilibrata, le priorità debbano restare la collaborazione e la ricerca dell’unità del paese. La nostra rappresentanza in consiglio comunale si impegnerà a svolgere un’opposizione costruttiva e orientata al bene della comunità di Champdepraz”.
Già 5 anni fa, parità e ballottaggio
Il comune non è nuovo a esiti in quasi parità: già cinque anni fa la sfida tra i due schieramenti – guidati ai tempi da Jury Corradin e dalla stessa Monica Cretier – si concluse con un pareggio, 223 voti ciascuno, che portò dritti al ballottaggio e alla successiva vittoria di Monica Cretier per 249 voti a 222.
(elena rembado)
 
	 
	