Usa, il terzo mandato di Trump? Impossibile, anche se….
Roma, 2 nov. (askanews) – Visto l’effetto dirompente che ha avuto sui rapporti Usa-Unione europea e su tutto il contesto geopolitico, è naturale l’attenzione data a tutto ciò che riguarda Donald Trump. E non può che suscitare interesse (se non paura) l’ipotesi di un terzo mandato che ciclicamente viene fatta circolare.
Negli ultimi giorni è stato Steve Bannon, suo ex stratega, a dire all’Economist che “Trump sarà presidente nel 2028”, alludendo anche a un “piano” per riuscire a farlo. Il tycoon lunedì, rispondendo ai reporter sull’Air Force One, ha detto che “mi piacerebbe”, salvo poi precisare, dopo qualche ora che “è abbastanza chiaro, non posso correre”. Come si sa, la Costituzione americana, impedisce di fare più di due mandati. Ma il “New Yorker” ha spiegato quale potrebbe essere l’escamotage alla base della suggestione. Escludendo la possibilità di cambiare la Costituzione, Ruth Marcus, legal editor del settimanale, ha analizzato l’ipotesi “teorica”, per quanto “pazza”, che potrebbe riportarlo alla Casa Bianca, finito questo mandato.
Il ventiduesimo emendamento, che prevede il limite dei due mandati, “fu ratificato nel 1951, dopo che Franklin Roosevelt aveva infranto la norma secondo cui i Presidenti non avrebbero ricoperto più di due mandati. F.D.R. morì in carica, poco dopo l’inizio del suo quarto mandato. L’emendamento stabilisce: ‘Nessuno potrà essere eletto alla carica di Presidente più di due volte’. Si noti che dice ‘eletto… più di due volte’, non ‘servire come Presidente per più di due mandati’. Il modo – forse – per aggirare questo ostacolo sarebbe far eleggere Trump vicepresidente, e poi far dimettere il presidente in carica per far posto a un suo terzo mandato”. In alternativa, “e in modo ancora più fantasioso, Trump potrebbe essere eletto Presidente della Camera (non è necessario essere un membro della Camera per essere Presidente), il che lo metterebbe in lizza per la presidenza, e sia il presidente che il vicepresidente eletti gli lascerebbero il posto”.
Fantapolitica? Sicuramente. Ma “sono successe moltissime cose durante questo secondo mandato di Trump che prima erano inimmaginabili. E abbiamo una Corte Suprema che gli ha concesso l’immunità. Ora ha fatto marcia indietro, ma sappiamo tutti che cambia idea di continuo. È quasi come se stesse mettendo alla prova la sua capacità di spingersi oltre i limiti. È chiaro che vorrebbe rimanere in carica”, conclude Michael Luo, executive editor del New Yorker.
Di Alberto Ferrarese e Lorenzo Consoli


