Longitudes, ad Aosta un viaggio tra le rotte della cultura contemporanea
Dal 14 novembre al via Longitudes, la nuova rassegna di abnormal Aps: nove appuntamenti tra libri, musica, fotografia, teatro e incontri per orientarsi nel presente
Aosta si arricchisce di una nuova rassegna culturale, dal 14 novembre arriva Longitudes.
Un viaggio attraverso linguaggi, visioni e idee per leggere il mondo di oggi.
È questo lo spirito di Longitudes – Rotte culturali per orientarsi nel presente, la nuova rassegna ideata e promossa da abnormal Aps, che prenderà il via giovedì 14 novembre ad Aosta con un calendario di nove appuntamenti distribuiti tra novembre e gennaio.
Il progetto nasce con l’intento di creare spazi di ascolto e scoperta, in cui arte, musica, fotografia, cinema e parola si intrecciano per raccontare la complessità del tempo presente.
«Longitudes nasce dal desiderio di costruire un luogo di incontro tra culture, linguaggi e generazioni. In un mondo in continuo mutamento, vogliamo offrire una bussola culturale che aiuti soprattutto i più giovani a orientare lo sguardo verso l’altro, verso ciò che è diverso e, proprio per questo, arricchente» spiega Alessandro Stevanon, presidente di abnormal Aps.
Il titolo stesso rimanda all’idea di viaggio e orientamento: le longitudini, coordinate che servono a collocarsi nello spazio, diventano qui metafora di traiettorie personali e collettive, di esplorazioni culturali e interiori.
Il programma: nove rotte per attraversare il presente
Elvira Mujčić
A inaugurare la rassegna, giovedì 14 novembre alle 18 al Plus di via Garibaldi, sarà la scrittrice Elvira Mujčić con il romanzo La stagione che non c’era (Einaudi), un racconto corale ambientato nella Jugoslavia del 1990 che intreccia memoria, arte e politica. L’incontro, realizzato in collaborazione con FrontDoc, apre una serie di appuntamenti che toccheranno i grandi temi del nostro tempo.
Il 2 dicembre, sempre al Plus, il fotografo valdostano Jean-Claude Chincheré presenterà la mostra In viaggio tra Siria e Libano, un intenso reportage visivo che racconta resilienza e dignità umana attraverso gli scatti realizzati tra Aleppo e i villaggi libanesi. La mostra resterà visitabile fino al 23 dicembre.
La musica sarà protagonista il 6 dicembre al Teatro Giacosa con Ghibli – Suoni ed echi dal Mediterraneo, lezione-concerto di Nabil Bey (Radiodervish) e Fabrizio Piepoli, seguita dall’esibizione dei B.O.O.M. – Balkan Orkestar of Madness, per una serata di contaminazioni sonore tra Mediterraneo e Balcani.
Il 10 dicembre, il Plus ospiterà l’incontro Essere cittadini del mondo, riflessione collettiva sulle responsabilità individuali e sociali, mentre il 12 dicembre sarà la volta dello spettacolo di stand-up comedy Rom vs Tutti di Rašid Nikolić, artista e performer che con ironia affronta temi di identità e pregiudizio.
Il 17 dicembre, all’Università della Valle d’Aosta, si parlerà invece di geopolitica con Israele e Palestina: fine di un conflitto?, dialogo tra la storica Anna Foa e il giornalista Davide Lerner, moderato dai docenti Francesco Marone e Patrik Vesan.
Nel nuovo anno, il 10 e 16 gennaio, la rassegna proporrà la mini-rassegna cinematografica Voci dal mondo, due serate di film e documentari internazionali dedicati a identità, memoria e libertà.
A chiudere il percorso, venerdì 24 gennaio al Salone Ducale del Comune di Aosta, sarà l’incontro con la fotogiornalista Andreja Restek, che condividerà immagini e testimonianze dai principali teatri di guerra, offrendo uno sguardo etico sulla memoria dei conflitti.
Una mappa culturale senza confini
La rassegna è a ingresso libero fino a esaurimento posti.
«Longitudes vuole essere — come sottolineano gli organizzatori — una mappa senza confini fissi e una bussola collettiva, per orientarsi in un mondo in continuo cambiamento attraverso l’arte, la parola e l’esperienza condivisa».
Il calendario completo e gli aggiornamenti sono disponibili su www.abnormalaps.it.
(re.aostanews.it)
	
	