«Un sogno diventato realtà»: lo splendido viaggio padre-figlio di Egidio e Patrick Marquis alla Maratona di New York
I due runner aostani, portacolori della Monterosa, hanno corso insieme la gara, tagliando il traguardo in poco meno di 5'15'
«Un sogno diventato realtà»: lo splendido viaggio padre-figlio alla Maratona di New York.
Egidio e Patrick Marquis hanno corso insieme la gara, tagliando il traguardo in 5h14’49”.
Tanta Italia alla Maratona di New York 2025
È andata in scena domenica 2 novembre una nuova spettacolare edizione della Maratona di New York.
Al via si sono presentati 71.000 atleti di 132 nazioni.
L’Italia è stata la seconda nazione più presente con 2.553 partecipanti, il 3.59% del totale (qui i risultati di tutti gli azzurri in classifica).
A tagliare complessivamente il traguardo sono stati in 59.141.
Grazie a questi numeri, New York ha battuto per il secondo anno consecutivo il record mondiale come maratona più grande di sempre.
I keniani ancora padroni di New York
A vincere, sul tracciato che da Staten Island porta a Central Park, sono stati i keniani Benson Kipruto (che in 2h08’09” ha battuto in volata per appena 16/100 il connazionale Alexander Mutiso) e Hellen Obir (che dopo 22 anni ha stabilito il nuovo primato, chiudendo in 2h19’50).
I migliori azzurri sono stati Daniele Meucci (11° in 2h10’40”) e Giorgia Venturi (2.049ª assoluta e 41ª donna in 2h58’00”).
Lo splendido viaggio padre-figlio di Egidio e Patrick Marquis a New York
Tanti i valdostani al via, due di loro hanno vissuto uno splendido viaggio padre-figlio.
Egidio Marquis, 82 anni portati a dir poco in maniera stupenda, e Patrick, 44 anni (nel 2024 miglior valdostano al Tor des Géants), si sono regalati un’avventura speciale.
La coppia della Monterosa Fogu di Arnad ha corso insieme dall’inizio alla fine.
I due runner aostani hanno tagliato il traguardo in poco meno di cinque ore e un quarto.
Mai come questa volta si può dire che il motto “l’unione fa la forza” abbia funzionato.
Tutto è filato liscio fino al 38° km, quando Egidio ha avuto un problema al tendine rotuleo.
In suo soccorso è arrivato il figlio, che l’ha sostenuto e spronato, riuscendo a fargli tagliare il traguardo.
Papà Egidio ha chiuso 46.040° assoluto e splendido 8° di categoria in 5h14’49”
Patrick si è piazzato 46.058° assoluto e 3.655° di categoria in 5h14’52”.
Egidio Marquis: «Senza Patrick non ce l’avrei fatta»
«Desideravo da tempo correre questa maratona, farlo insieme a mio figlio è stata una grande emozione e grazie a lui sono riuscito a terminarla – racconta Egidio appena atterrato in Italia -. Al chilometro numero 38 ho dovuto fermarmi per dei dolori lancinanti al tendine rotuleo del ginocchio per un vecchio incidente di 20 anni fa. Patrick è stato bravissimo ad assistermi e a spronarmi, permettendomi di ripartire e tagliare il traguardo. La Maratona di New York è qualcosa di unico, abbiamo trovato un tifo fantastico, lungo tutto il tracciato c’era una folla impressionante che con urla e cartelli ha sostenuto tutti i partecipanti. È un’emozione che ogni i runner al mondo dovrebbe provare. Visto che sono ancora giovane (sorride, ndr), sto pensando di tornarci».
Patrick Marquis: «Un sogno che si è realizzato»
«Ho realizzato un sogno – ammette Patrick -. Correre la Maratona di New York a fianco di mio papà è qualcosa che non dimenticherò mai. La gara è stata meravigliosa e siamo anche riusciti a visitare Harlem, Brookling, Bronxs, Manhattan, Central Park e Upper West Side dove ha sede la Columbia University».
L’intervista completa a Egidio e Patrick Marquis e i risultati di tutti i valdostani alla Maratona di New York saranno pubblicati su Gazzetta Matin in edicola lunedì 10 novembre; il giornale sarà disponibile in replica digitale sul nostro sito e sulla nostra App.
(d.p.)
