Osservatorio Federvini: export in frenata negli Usa ma Italia tiene
AskaNews
di admin Administrator  
il 27/11/2025

Osservatorio Federvini: export in frenata negli Usa ma Italia tiene

Milano, 27 nov. (askanews) – L’Osservatorio Federvini registra una frenata dell’export verso gli Stati Uniti nei primi tre trimestri del 2025, dopo l’anticipo degli ordini a inizio anno legato all’introduzione dei dazi. Il vino italiano chiude il periodo negli Usa con un calo del 4,8% a valore, mentre gli spiriti segnano un -5% in un mercato che sta assorbendo l’eccezionale picco del primo trimestre, quando l’import di spiriti dall’Italia aveva toccato un aumento del 126%. Nel complesso, l’export vinicolo italiano perde il 2% a valore, una flessione più contenuta rispetto ai principali concorrenti, con il Cile a -6,7% e la Francia a -2,4%.

Secondo le analisi di Nomisma e TradeLab, che curano l’Osservatorio, non si tratta di un arretramento strutturale ma di una fase di riequilibrio dei flussi internazionali. Accanto al rallentamento statunitense emergono infatti nuove direttrici di crescita. La Germania aumenta l’import di vino italiano dell’8,8%, il Brasile dell’8,7%. Il comparto degli aceti, pur registrando una flessione globale del 2,7%, mostra tassi di crescita sostenuti in alcuni mercati: Corea del Sud a +33,9%, Cina a +29,9%, Canada a +20,1%. Nei primi nove mesi del 2025 calano le esportazioni italiane di spiriti, liquori e grappa, ma si segnala una buona performance in Giappone, a +28,9%, in Canada, a +9,8%, e soprattutto in Cina, dove l’incremento raggiunge il 94,1%.

Sul fronte interno, i dati della grande distribuzione organizzata indicano una sostanziale stabilità del vino, che cresce dello 0,9% a valore, trainato dalla vivacità di bollicine e spumanti, in aumento del 6% a volume. Il comparto degli spiriti chiude i primi tre trimestri con segno positivo sia a valore, +0,3%, sia a volume, +0,7%. A sostenere questa dinamica sono in particolare gli aperitivi alcolici, che avanzano del 4,3% a valore, e la categoria distillati e acquaviti, in crescita dell’1%. Gli aceti confermano una presenza stabile nel carrello, con un aumento del 3% a valore, trainato dall’Aceto balsamico di Modena Igp (+2,4%) e dall’aceto di mele (+5,5%).

Nel canale Horeca l’analisi di TradeLab descrive una rimodulazione delle abitudini di consumo più che una rinuncia. Le visite complessive calano dell’1,4%, mentre il valore cresce dell’1,3%, anche per effetto dell’inflazione. Si delinea un consumo più selettivo e concentrato sui momenti a maggiore contenuto relazionale ed esperienziale. Le occasioni funzionali mostrano una pausa, mentre il dopocena registra un incremento delle visite del 2,1% nel terzo trimestre. In questo contesto le consumazioni di vini e cocktail segnano una contrazione, rispettivamente del 7% e del 5%, a conferma di un approccio più misurato e attento alla scelta. Le bollicine mostrano una resilienza superiore alla media, con un calo limitato al 3% e un recupero nei mesi estivi che testimonia la tenuta di questa tipologia.

“”Lettura chiara: il consumo si sta ridefinendo sia nelle geografie sia nei comportamenti”” ha commentato Giacomo Ponti, presidente di Federvini, ricordando che la flessione negli Stati Uniti era attesa e che la vera novità è il passaggio da un consumo di abitudine a un consumo di scelta, in cui la qualità dell’esperienza pesa più della frequenza. Secondo Ponti le imprese stanno rispondendo investendo su identità e valore dei prodotti, una strategia che trova riscontro anche nei consumi interni, dove la stabilità dei fondamentali e il dinamismo di bollicine e aperitivi indicano che le famiglie italiane, pur in un quadro economico sfidante, continuano a esplorare la versatilità dell’offerta adattando le scelte ai nuovi stili di vita.

[Nei primi 9 mesi 2025 calano ordini Usa, cresce Gdo e regge l’Horeca|PN_20251127_00093|gn00 nv03 sp33 ma00| https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/11/20251127_183529_9982B986.jpg |27/11/2025 18:35:42|Osservatorio Federvini: export in frenata negli Usa ma Italia tiene|Vino|Cronaca, Agrifood]

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