L’appello dell’associazione Ana Moise: «aiutateci a dare una speranza a tanti bambini»
I volontari che hanno reso visita al bimbo somalo con il personale dell'ospedale infantile Regina Margherita di Torino
Sociale, Solidarietà
di Cinzia Timpano  
il 04/12/2025

L’appello dell’associazione Ana Moise: «aiutateci a dare una speranza a tanti bambini»

L'associazione fa appello alla generosità dei valdostani

L’appello dell’associazione Ana Moise: «aiutateci a dare una speranza a tanti bambini».

Muse Hiirsi Abdisalan potrà festeggiare a breve il suo primo compleanno.

Non era scontato e lo segnala con gioia l’associazione Ana Moise che da 27 anni ormai aiuta i bambini a trovare il loro posto del mondo, come il direttivo ama ricordare, ripetendo le parole del fondatore Alessandro Gal «perchè ogni bambino salvato è un dono all’umanità».

Il bambino somalo di 11 mesi era stato segnalato dal dottor Carlo Pace e le sue cure rappresentano il primo approccio di Ana Moise con il reparto di Cardiochirurgia pediatrica ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Muse aveva una cardiopatia per la quale avrebbe dovuto essere operato entro i primi 6 mesi di vita, ma non è stato possibile organizzare prima il suo trasferimento in Italia, dove è arrivato, assistito dall’associazione, con la mamma.

Dopo alcuni giorni di terapia intensiva, il bimbo è ricoverato nel reparto ordinario e a breve potrà lasciare l’ospedale e tornare in Somalia.

Lo confermano i volontari di Ana Moise che nei giorni scorsi gli hanno reso visita.

Aiuto ai bambini da Kosovo, Albania e Kurdistan

Nell’ultimo anno, l’attività dell’associazione del presidente Piergiorgio Janin è stata molto intensa.

«on la collaborazione dell’azienda ospedaliera e universitaria Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria,il professor Alessio Pini Prato ha operato Sams, un bambino del Bangladesh, ma anche di un bambino moldavo e Hosse Solomon, un bambino dell’Eritrea. Ana Moise si è occupata anche di un bambino curdo che dovrà tornare ad Alessandria per un secondo intervento chirurgico e di una bambina colombiana.

«Nel recente passato abbiamo aiutati altri bambini provenienti dal Kosovo, dall’Albania e dal Kurdistan dove curarsi è impossibile – spiega Piergiorgio Janin -.
I tempi non sono semplici per nessuno e il bisogno di sostegno cresce anche per Ana Moise che si occupa del vitto e alloggio dei genitori dei bambini ma anche di transfer e mobilità da e per aeroporti e ospedali e dell’acquisto dei farmaci. Ecco perchè siamo qui, ancora una volta, a fare appello alle generosità dei valdostani; non chiediamo chissà quale cifre, ogni piccolo gesto generoso ci aiuta e fa la differenza» conclude il presidente di Ana Moise.

Come aiutare l’associazione Ana Moise

Chi vuole dare il suo contributo, può farlo attraverso un bonifico all’iban  IT88Y0103031730000003803827.

(c.t.)

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