Avignonesi presenta “Vino Nobile di Montepulciano 2015 Late Release”
Milano, 4 dic. (askanews) – Avignonesi presenta il “Vino Nobile di Montepulciano 2015 Late Release”, una nuova uscita frutto di un affinamento decennale e ottenuta esclusivamente da uve Sangiovese, “tirata” in 9.340 bottiglie. L’annata 2015 è ricordata per condizioni climatiche stabili durante le principali fasi vegetative, uno stress idrico contenuto e un equilibrio produttivo regolare, elementi che hanno favorito un percorso di maturazione omogeneo. La vendemmia è stata effettuata tra il 10 e il 28 settembre.
Questo vino nasce da parcelle con caratteristiche pedologiche differenti. Le Capezzine, Lodola e Matracchio hanno suoli pleistocenici calcarei con apporti di argilla e sabbia; I Poggetti, Le Badelle, Banditella ed El Grasso presentano invece terreni di origine pliocenica. I vigneti, impiantati tra il 1995 e il 2017, sono coltivati ad alberello, guyot e cordone speronato a un’altitudine compresa tra 270 e 375 metri sul livello del mare, con densità variabili da 2.564 a 5.880 ceppi per ettaro. La vinificazione ha previsto una macerazione sulle bucce compresa tra 22 e 30 giorni a temperatura controllata, con rimontaggi, follature e delestage quando necessari. Le fermentazioni sono state condotte da lieviti indigeni e l’affinamento si è svolto per 18 mesi in botti grandi, tonneaux e barrique. È seguito un lungo periodo di maturazione in bottiglia. Una nota tecnica segnala che l’eventuale presenza di sedimenti è legata alla quercetina, antiossidante naturale del Sangiovese.
Per questa edizione Avignonesi e Bonvini 1909 hanno presentato un’etichetta firmata da Carlo Stanga, che ha reinterpretato Le Capezzine attraverso una composizione illustrata in cui la figura centrale della vite richiama la storia agricola della proprietà e il legame con il territorio. La Cantina ha sede a Valiano di Montepulciano, tra le colline di argilla e calcare comprese tra Montepulciano e Cortona. e si estende per 310 ettari, di cui 177 destinati ai vigneti. Nella zona del Vino Nobile la superficie vitata dedicata al Sangiovese è pari a 102 ettari.
La proprietà è guidata da Virginie Saverys, che dal 2009 ha indirizzato la Tenuta verso un modello fondato sulla sostenibilità agricola e sulla gestione responsabile delle risorse. Oggi Avignonesi opera come società benefit e rientra tra le realtà certificate biologiche, biodinamiche e B Corp. La produzione annuale è di circa 512.000 bottiglie, esportate in 37 Paesi. L’attività coinvolge 119 persone appartenenti a 20 nazionalità diverse e nel 2024 il fatturato ha superato i 12 milioni di euro. Avignonesi utilizza esclusivamente uve di proprietà, coltivate in biodinamica dal 2010, e non ricorre a lieviti acquistati o ad additivi. La gestione del suolo si basa su compost autoprodotto, preparati biodinamici, tisane vegetali e colture di copertura volte a favorire biodiversità e aerazione dei terreni.
La struttura aziendale si è sviluppata come un ecosistema esteso, articolato in diverse proprietà agricole e progettuali. Le Capezzine costituiscono il nucleo storico, già villa-fattoria e complesso educativo, sede della Vinsantaia, del ristorante e dell’orto rigenerativo. La Lodola è il centro principale di vinificazione, mentre La Selva, nell’area di Cortona, accoglie le vigne di Merlot destinate al vino Desiderio. La Vigna Tonda è un vigneto sperimentale realizzato in collaborazione con l’Università di Milano e La Stella rappresenta un laboratorio di biodiversità con colture miste e presenza di animali. Il Greppo e Le Pievi, nella zona di Montepulciano, completano il mosaico dedicato al Sangiovese.
