“L’Annata che verrà” a Barolo il 6 dicembre si racconta il Barolo 2022
Milano, 4 dic. (askanews) – A Barolo (Cuneo) il 6 dicembre 2025 alle 16.30 l’Enoteca Regionale del Barolo ospita la prima edizione ufficiale di “L’Annata che verrà. Cosa aspettarsi dal Barolo 2022?”, un appuntamento che riunisce enologi, agronomi, giornalisti e produttori con l’obiettivo di leggere in anticipo le caratteristiche del millesimo 2022 e comprenderne la futura identità. L’incontro nasce all’interno del Castello di Barolo, in uno spazio dedicato al confronto tra punti di vista differenti, per analizzare come clima, suolo e lavoro dell’uomo si intreccino nella definizione della nuova annata.
Il pomeriggio mette al centro la capacità del territorio di adattarsi alle condizioni climatiche registrate nel 2022 e la necessità di interpretare le dinamiche del suolo in un’annata complessa, segnata da fattori che hanno richiesto osservazione costante e conoscenza tecnica. A dialogare sulla lettura del millesimo saranno Ian D’Agata, Michele Longo, Luca Rostagno, Federico Spanna, Sergio Germano e Roberto Fiori, chiamati a portare esperienze complementari legate alla ricerca, alla meteorologia, all’analisi storica del territorio e alla produzione.
Accanto alle riflessioni dei tecnici, la voce del Barolo 2022 sarà affidata ai produttori delle MGA comunali, che presenteranno il proprio racconto dell’annata partendo dai diversi contesti pedologici e paesaggistici dei rispettivi comuni di origine. Dalla variabilità dei suoli alle esposizioni, dalle scelte agronomiche alle letture delle singole vigne, il confronto restituirà un quadro articolato delle interpretazioni che compongono il mosaico della denominazione. Dieci storie produttive delineano così un racconto corale della complessità del territorio.
A completare il dialogo tra terra e vino interviene la filiera corta del progetto “Local is Tasty 2.0”, che propone un percorso di prodotti locali a base di nocciole, formaggi, mieli, castagne garessine, composte, succhi di pere madernassa, chiocciole di Langa e zafferano, a testimonianza della pluralità produttiva che caratterizza le colline e che accompagna l’identità gastronomica del territorio.
L’appuntamento, a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, propone un pomeriggio di ascolto e confronto dedicato a chi vive il Barolo ogni giorno attraverso esperienza, scienza e sensibilità, tracciando una prima lettura del millesimo 2022 e delle prospettive del Barolo di domani.
