Abi, a novembre prestiti bancari +1,9% annuo, massimo 2 anni e mezzo
Roma, 13 dic. (askanews) – Si è rafforzata a novembre la dinamica della crescita dei prestiti bancari in Italia, mentre sui tassi di interesse l’andamento è risultato sostanzialmente stabile, con un calo a favore delle imprese. E’ la fotografia che emerge dall’ultimo rapporto mensile dell’Abi.
Secondo i calcoli dell’associazione bancaria, l’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie a novembre è cresciuto dell’1,9% su base annua, il livello più elevato da fine 2022, secondo l’associazione, e più di quanto era cresciuto ad ottobre (+1,7%), quando i prestiti alle famiglie erano cresciuti del 2,2% e quelli alle imprese dell’1,2%.
Per le famiglie, osserva l’Abi, è l’undicesimo mese consecutivo in cui si è registrato un incremento e per le imprese è il quinto mese consecutivo in cui sono cresciuti i finanziamenti.
Sempre a novembre 2025 il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni, i mutui, si è limato al 3,30%, dal 3,31% del mese precedente. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è calato al 3,44%, rispetto al 3,52% nel mese precedente. Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è stato il 3,96%, come nel mese precedente, dice l’Abi.
Nel frattempo il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a novembre 2025 è stato il 2,14%. A ottobre tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 2,08%; area dell’euro 1,88%). Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a novembre 2025 è stato il 2,42%, con un incremento di 111 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%. A novembre 2025 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,63%, come nel mese precedente. Il tasso sui conti correnti è rimasto invariato allo 0,28%.
Sempre secondo l’Abi, la raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, ha presentato un incremento di 98,6 miliardi tra ottobre 2024 e ottobre 2025 (30,8 miliardi famiglie, 18,9 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione). La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a novembre 2025 è risultata in aumento del 2,4% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio 2024.
A novembre 2025 i depositi, nelle varie forme, sono cresciuti del 2,4% su base annua (+2,7% il mese precedente). Infine, riporta ancora l’associazione, la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, a novembre 2025 è aumentata del 2,5% rispetto ad un anno prima (+4,1% nel mese precedente).


