Montagna, a St. Anton dal 5 febbraio l’”Arc’teryx Freeride Academy”
Milano, 13 dic. (askanews) – Dal 5 all’8 febbraio 2026 St. Anton am Arlberg ospiterà il Freeride Village, centro operativo della “Arc’teryx Freeride Academy” e luogo di incontro per appassionati e professionisti del freeride alpino. La località tirolese, considerata una delle culle dello sci in Europa, diventerà per quattro giorni la sede della quinta edizione dell’Academy, che propone attività formative, proiezioni, incontri con atleti e momenti dedicati alla cultura della montagna. L’appuntamento conferma il legame storico tra St. Anton e l’evoluzione dello sci, un rapporto che risale ai primi anni del Novecento, quando Hannes Schneider fondò nella zona la prima scuola di sci organizzata e codificò il metodo Arlberg, destinato a influenzare l’insegnamento della disciplina in tutto il mondo.
St. Anton si trova a circa 1.300 metri di altitudine nel Tirolo austriaco, lungo l’antico valico dell’Arlberg che divide i bacini alpini del Reno e del Danubio. L’apertura della ferrovia dell’Arlberg alla fine dell’Ottocento contribuì allo sviluppo della località come centro per gli sport invernali, che nel corso del Novecento divenne un punto di riferimento europeo per lo sci in pista e fuori pista. La morfologia complessa delle montagne circostanti e le condizioni nivologiche della regione hanno favorito la pratica del freeride, attirando atleti, guide e appassionati. La località ha ospitato nel tempo grandi manifestazioni internazionali, tra cui i Campionati mondiali di sci alpino del 2001, consolidando il proprio ruolo nel panorama sportivo del continente.
L’Academy quest’anno mette a disposizione oltre 500 posti e si articola in corsi rivolti a sciatori, sciatrici e snowboarder di ogni livello. La proposta formativa comprende moduli introduttivi per chi si avvicina al freeride per la prima volta, attività intermedie dedicate al perfezionamento delle tecniche di discesa e sessioni avanzate che affrontano pendenze ripide e terreni complessi. Accanto allo sci alpino e allo snowboard, una parte significativa del programma riguarda lo sci touring, mentre lo splitboarding (lo snowboard divisibile in due parti per la salita) trova spazio con corsi dedicati. Alcune attività sono riservate alle partecipanti donne. Tutte le “clinic” sono coordinate dalle guide di mc2alpin, compagnia internazionale con sede nel Tirolo attiva nel freeride, nello sci alpinismo e nelle discipline alpine, che metterà a disposizione più di cinquanta professionisti affiancati da venti atlete e atleti Arc’teryx noti nel panorama internazionale, tra cui la 29enne sciatrice norvegese Tonje Kvivik, la 33enne francese Coline Ballet-Baz, la 36enne statunitense Elena Hight (snowboarder con esperienza olimpica e X Games), la nostra freerider 35enne Silvia Moser, oltre allo svizzero Severin van der Meer e a freerider e guida alpina tedesca Max Kroneck. “La cosa che mi piace di più della Freeride Academy sono le persone: è un luogo pieno di amici vecchi e nuovi che condividono la stessa passione per lo sci e la montagna” ha commentato Kvivik, sottolineando che “è come una grande reunion sulla neve fresca con un’energia incredibile”.
Negli ultimi anni la crescente diffusione della pratica del freeride, favorita dal progresso delle attrezzature e dalla maggiore accessibilità dei terreni off-piste, ha reso sempre più importante la formazione sulla sicurezza in ambiente montano. Per questo una parte centrale del programma dell’Academy è dedicata alla prevenzione del rischio in ambiente innevato, alla lettura delle condizioni del terreno e all’impiego corretto dei dispositivi di autosoccorso. Le guide affronteranno casi concreti, procedure di gestione del gruppo e valutazioni legate alla variabilità climatica, che incide sulle condizioni della neve e sul comportamento dei pendii. Il programma formativo comprende anche un laboratorio sulla documentazione fotografica e audiovisiva della montagna, che analizza gli aspetti narrativi e tecnici della produzione di contenuti legati al freeride. L’attività riflette l’evoluzione culturale di questo settore, sempre più legato alla dimensione visiva e al racconto delle esperienze in ambiente alpino.
Il Freeride Village sarà gratuito e aperto al pubblico, con spazi dedicati all’informazione tecnica, alla manutenzione dell’attrezzatura e al confronto con guide e atleti. All’interno sarà disponibile la “Gear Library”, dove si potranno provare materiali messi a disposizione da Arc’teryx, Jones Snowboards, Atomic Skis e Giro, mentre lo stand “Arc’teryx ReBIRD” offrirà interventi di riparazione e indicazioni sulla cura dei capi e dell’attrezzatura. Il villaggio ospiterà inoltre stand partner, un servizio di noleggio sci, mostre tematiche, un’area ristoro e momenti musicali. La presenza di queste attività riflette l’evoluzione del settore, in cui manutenzione, durabilità delle attrezzature e consapevolezza delle proprie competenze rappresentano aspetti sempre più rilevanti.
Il programma culturale si svolgerà nella sala eventi di St. Anton e proporrà proiezioni e talk con atleti, fotografi e registi che rievocheranno il lavoro svolto nelle diverse fasi dei loro progetti, analizzando l’evoluzione del freeride contemporaneo e le relative produzioni audiovisive. Le serate di venerdì e sabato includeranno appuntamenti musicali aperti al pubblico che accompagneranno le attività della manifestazione, che si svolgerà, tra l’altro, in un periodo in cui il settore del freeride vede l’arrivo di una nuova collaborazione tra Atomic e Arc’teryx, che hanno ampliato la loro “Grottoflage Collection” sviluppando sci, caschi, maschere, bastoncini e capi tecnici in edizione limitata. La capsule introduce due modelli inediti ispirati proprio all’esperienza di Murray e Kvivik, e comprende anche un set coordinato di attrezzature progettate per l’ambiente alpino.
Foto di Matt Georges


