Arco d’Augusto osservato speciale nel Bollettino n.21 della Soprintendenza
Il restauro Arco d'Augusto raccontato nel Bollettino n. 21 della Soprintendenza ai beni culturali
CULTURA
di Erika David  
il 17/12/2025

Arco d’Augusto osservato speciale nel Bollettino n.21 della Soprintendenza

Presentata questo pomeriggio al Mar l'ultimo Bollettino che racconta le attività di ricerca, studio, catalogazione delle strutture competenti nel 2024 con un focus in primo piano sul restauro dell'Arco d'Augusto

Il Bollettino numero 21 della Soprintendenza ai Beni culturali accende i riflettori su quella che è stata forse l’attività principale dell’ultimo periodo, l’intervento sul monumento più importante della città di Aosta, il restauro dell’Arco d’Augusto.

La presentazione dell’ultimo Bollettino «il primo da quando sono Soprintendente, di cui ho potuto vedere tutto l’iter di lavorazione» sottolinea Laura Montani, si è tenuta questo pomeriggio al Mar – Museo archeologico regionale.

La presentazione del Bollettino n. 21 della Soprintendenza ai beni culturali

Il restauro dell’Arco d’Augusto

A illustrare le fasi di un lavoro complesso, che terminerà solo nella primavera 2026 con un ultimo intervento sul basamento, raccontato in dieci pagine di approfondimento sul Bollettino, l’architetta Nathalie Dufour, l’archeologa Alessandra Armirotti e Sylvie Cheney, scienziata della conservazione, della Soprintendenza beni e attività culturali.

Dufour ha ricordato un iter iniziato 10/15 anni fa con i primi studi e con l’allora Soprintendente Cristina De La Pierre che nel 2022 disse: «dobbiamo fare qualcosa sull’Arco d’Augusto».

Il cantiere su uno dei monumenti simbolo di Aosta è stato l’occasione per sperimentare nuove metodologie di indagine e intervento, come la metodologia Bim, metodo che «prevede la definizione di tutte le componenti prima dell’intervento, ma qui non lo possiamo fare – sottolinea Dufour -. Dell’Arco conosciamo la pelle, ma manca parte più interna».

L’approccio con riproduzione tridimensionale e modellazione «per la realizzazione di tanti conci che hanno costituito scheletro hanno permesso di creare una banca dati anche per il futuro con le informazioni necessarie per capire il monumento e intervenire con il restauro».

L’archeologa Alessandra Armirotti ha poi spiegato come dal punto di vista archeologico non ci fosse praticamente nulla, «le ultime informazioni risalivano all’ultimo restauro di inizio ‘900».

E al  1900 risale l’intervento di riempimento del monumento che, hanno svelato le esperte, «è stato riempito di cemento».

Il cantiere, al momento concluso, riprenderà in primavera sulla parte basamentale.

Il Bollettino n°21

Tra gli altri temi approfonditi sulle attività del 2024 da una sessantina di autori, una ricerca sulle strade e gli antichi ospizi della Valle d’Aosta, svolta attraverso il fondo archivistico Marguerettaz illustrata da Roberto Willien; lo studio sugli allineamenti secondo un orientamento solstiziale nel sito archeologico in corso Saint-Martin-de-Corléans; un approfondimento sul sito di Les Fusines a Saint-Jacques-des-Allemands in tema di archeologia e archeometallurgia; la recensione delle grandi mostre ospitate al Mar, al Centre Saint-Bénin e al MegaMuseo.

La Soprintendente Montani ha concluso sottolineano la passione e la dedizione che stanno dietro a tutti gli interventi e al lavoro del Bollettino.

A partire dal 18 dicembre 2025 sarà possibile richiedere il volume scrivendo a entrambi gli indirizzi di posta elettronica: s.pinacoli@regione.vda.it e l.caserta@regione.vda.it

Tutti i volumi sono consultabili sul sito web regionale nel canale tematico “Cultura”, sezione “Pubblicazioni”: https://www.regione.vda.it/cultura/pubblicazioni/bollettino/default_i.aspx   

(erika david)