Aosta: il «solido» bilancio di previsione pareggia a 96,7 milioni, nel pomeriggio l’ok dalla quarta commissione
Il sindaco Raffaele Rocco durante la discussione con la prima commissione
comuni
di Alessandro Bianchet  
il 22/12/2025

Aosta: il «solido» bilancio di previsione pareggia a 96,7 milioni, nel pomeriggio l’ok dalla quarta commissione

Nella mattinata di lunedì, il sindaco Raffaele Rocco, nell'ambito dell'approvazione del Documento unico di programmazione, ha snocciolato i dati principali del documento contabile, che sarà approvato nel pomeriggio, prima della maratona in consiglio della prossima settimana. Cala l'indebitamento, aliquote tributarie confermate

Un bilancio «solido», che pareggia a quota 96,7 milioni, con il mantenimento delle tariffe e delle aliquote tributarie nonostante la conferma dei servizi, che prevede la riduzione dell’indebitamento, che inizia a far fronte al futuro cruccio degli investimenti post Pnrr, ma che subirà notevoli variazioni nel corso dell’anno.

Sono i temi principali racchiusi nel bilancio di previsione 2026-2028 del comune di Aosta, che sarà approvato dalla quarta commissione consiliare nel pomeriggio, ma che in mattinata è stato illustrato, insieme ai punti principali dell’aggiornamento al Documento unico di programmazione, a tutte le quattro commissioni consiliari, in vista della maratona del consiglio comunale, fissata per lunedì 29 dicembre.

Il sindaco: «Conti in ordine, situazione patrimoniale solida»

A fare gli onori di casa il sindaco Raffaele Rocco, che ha introdotto un documento «in grado di garantire la continuità dei servizi pur in un contesto inflattivo pesante», con «conti in ordine», una «visione chiara», ma che sarà sottoposto ad affinamento continuo nel corso dell’anno, visti i tempi stretti di redazione per arrivare all’approvazione entro il 31 dicembre ed evitare l’esercizio provvisorio «garantendo il funzionamento e i servizi ai cittadini».

Dal punto di vista politico, il primo cittadino ha parlato di un bilancio «frutto dell’attività degli uffici», che «non ricorre all’indebitamento, ma mantiene i servizi e permette di proseguire nell’opera di modernizzazione della città – ha commentato Rocco -. Si fonda su tre pilastri, l’approvazione entro i termini per non danneggiare i cittadini, il mantenimento delle aliquote, anche se siamo aperti a una futura revisione per venire incontro agli aostani, e quello organizzativo, con il potenziamento dell’ufficio riscossione dei tributi e dell’attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale».

Raffaele Rocco ha puntato poi l’attenzione sulla criticità «legata agli investimenti – ha aggiunto -. Attualmente sono rappresentati per la gran parte dai finanziamenti Pnrr e del Bando periferie, ma i primi andranno a concludersi nel 2026, avendo comunque consentito importanti interventi su Quartiere Dora e Quartiere Cogne, mobilità sostenibile e digitalizzazione dei servizi. Rimane il problema di continuare a investire in programmi di potenziamento, rendendo necessari accordi con la Regione per proseguire con la politica strutturale».

Ricordato come non ci sarà ricorso a «indebitamento», che anzi viene ridotto, Rocco ha evidenziato come il bilancio continui a rimanere improntato «all’estrema prudenza e alla stabilità finanziaria».

I dati del bilancio

Per quanto riguarda i numeri del bilancio di previsione 2026-2028, il primo cittadino ha sottolineato «una situazione patrimoniale solida, con elevate giacenze di cassa che consentono fluidità nei pagamenti».

Per il 2026, come detto, il documento pareggia a 96,7 milioni di euro, con entrate tributarie per 25,07 milioni e un gettito Imu di 12,37 milioni.

Dalla Tari arrivano 8,9 milioni («cifra che sarà oggetto di revisione» anticipa Rocco), mentre l’addizionale Irpef è confermata al 5 per mille, con esenzione sotto i 10 mila euro e un gettito stimato in 3,2 milioni.

«La rigidità del documento non consente di apportare modifiche in tal senso – ha evidenziato Rocco alla commissaria Katya Foletto (AVS), che richiedeva almeno un aumento della quota di esenzione -. Ma sicuramente valuteremo un’operazione del genere. Siamo tutti consapevoli delle difficoltà della cittadinanza».

Sempre in materia di entrate, i trasferimenti correnti ammontano a 30,88 milioni e racchiudono gli stanziamenti regionali, ordinari e straordinari, anche a copertura delle maggiori spese energetiche e del personale.

Ridotte a 9,42 milioni di euro le entrate extra-tributarie per lo scorporo del servizio idrico integrato, ora gestito da Sev.

Prudenza, infine, sulle entrate straordinarie, viste le difficoltà, all’interno del piano alienazioni, di piazzare le villette del Quartiere Cogne e Casa Deffeyes.

Bilancio previsionale, le uscite

In un quadro di spese complessive da 96,7 milioni di euro, la spesa corrente ammonta a 65,8 milioni, rappresentando il 79% del totale, con 14,82 milioni destinati ai costi del personale.

Le spese in conto capitale (investimenti) prevedono, in particolare, la prosecuzione degli interventi legati a Pnrr e Bando periferie, per un totale di 16,95 milioni di euro, nei quali sono inserite anche le spese per gli interventi di manutenzione stradale e legati al decoro urbano.

Come sottolineato in precedenza, si riduce il debito residuo, ora a 13,74 milioni, «grazie anche all’intervento del Bim, che si è accollato debiti e mutui legati alle infrastrutture acquedottistiche» precisa il sindaco.

Infine, 1,7 milioni di euro sono stati destinati al fondo crediti di dubbia esigibilità.

Bilancio, i settori di intervento

L’illustrazione mattutina del bilancio ha anche anticipato alcune particolari voci di spesa.

Per quanto riguarda lo sviluppo culturale e produttivo, «cardini della nostra amministrazione per rendere viva e attrattiva la città», il sindaco ha sottolineato 366 mila euro per la tutela e valorizzazione di beni culturali e 253 mila euro per le prime attività culturali e sportive «da implementare in corso d’opera».

In materia di turismo, lo stanziamento attuale è di 852 mila euro circa, cui aggiungere una stima di 420 mila euro in arrivo dall’imposta di soggiorno.

«Questa appare sottostimata – ha precisato Raffaele Rocco -. Puntiamo a miglioramenti in materia di contributo da parte degli alloggi a uso turistico».

Altri 216 mila euro saranno destinati allo sviluppo produttivo, ma qui arriverà un «potenziamento a valle del confronto con Confcommercio per prevedere lo sviluppo di politiche attive a combattere la desertificazione commerrciale» ha specificato il primo cittadino.

Altri 387 mila euro saranno destinati a iniziative di formazione per favorire lo sviluppo occupazionale, mentre circa un milione di euro andrà per la transizione digitale, con miglioramento dei servizi e sviluppo della cybersecutirty.

In materia di opere pubbliche e politiche del territorio, 7,2 milioni saranno destinati a trasporto e mobilità, ma anche alle politiche giovanili e allo sport, mentre grazie ad alcuni trasferimenti regionali, si sta lavorando per predisporre il programma di edilizia scolastica.

12, invece, saranno i milioni destinati per i servizi alla persona, con tassi di copertura dei servizi a domanda individuale al 66,73% (nidi coperti all’89% dalle rette, anziani coperti al 75%; mense scolastiche circa 70% a carico dell’ente e trasporto alunni al 16,77%).

«Mitigare i costi per i servizi sociali è una scelta politica precisa – ha concluso Rocco -. Nonostante i tagli lineari a livello nazionale, l’ente si sforza di abbattere l’esposizione delle famiglie e di dare un segnale per favorire la crescita».

(alessandro bianchet)

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