Processo Casinò: «Modello organizzativo super idoneo»
Nella terza udienza preliminare del processo per truffa e falso in bilancio, sentito il difensore della Casa da gioco Salvatore Catalano; arringhe per i legali per i difensori di Augusto Rollandin e Fabrizio Brunello
Fischio d’inizio poco dopo le 9.30 per la terza puntata dell’udienza preliminare del processo per truffa e falso in bilancio relativo all’inchiesta riguardante i finanziamenti regionali al Casinò di Saint-Vincent dal 2012 al 2015.
«Anche la Casa da gioco raggirata»
Subito la palla è passata a Salvatore Catalano, difensore della Casa da gioco termale, che ha parlato per pochi minuti: «La contestazione fa riferimento al nostro modello organizzativo, definito come non idoneo – sottolinea Salvatore Catalano, avvocato difensore della Casa da gioco -. Per noi, invece, il modello è super idoneo, certificato ISO e dotato di un codice etico approvato».
Catalano entra nei dettagli degli appunti mossi dall’accusa: «La condotta penalmente rilevante, se esiste, potrebbe riguardare soggetti esterni alla casa da gioco – sottolinea il legale -. Nel capo di imputazione si parla di truffa operata mediante artifici e raggiri. Quindi, presumibilmente, anche la casa da gioco è stata raggirata».
Le arringhe
Nel corso dell’udienza hanno preso la parola la difesa di Augusto Rollandin, per voce del legale Carlo Federico Grosso, passando poi il testimone a Corrado Bellora, difensore del sindaco del Casinò Fabrizio Brunello, che ha cominciato la sua arringa intorno a mezzogiorno.
(al.bi.)