Crisi in Regione, Uv: «la soluzione è il ritorno alle urne»
Il Leone rampante dice no maggioranze instabili e dai numeri risicati
Crisi in Regione: l’Union valdôtaine fa il punto e ribadisce «la soluzione è il ritorno alle urne». Respinge le voci di futuri accordi con la Lega. Conferma, per le sfide elettorali, un percorso condiviso con le forze autonomiste. Così i vertici del Leone rampante in un comunicato.
Non ci sono alternative alle elezioni
«L’Union valdôtaine ha mantenuto una posizione molto chiara e assolutamente coerente negli ultimi mesi, è quantomeno bizzarro che la coerenza possa essere considerata sconcertante in un momento di confusione politica. Il nostro Movimento ritiene necessario tornare alle urne, non per motivi di convenienze personali, come si vorrebbe fare credere, in modo vergognoso, per indebolire il peso della decisione degli unionisti, ma molto più consapevolmente per il fatto che alternative credibili non ci sono».
«Le scelte sono state prese, dopo lunghi dibattiti, all’interno degli organi del Movimento. Basti pensare che al Conseil fédéral del 23 dicembre scorso a Verrès c’erano in sala più di cento unionisti, che hanno preso una decisione condivisa e motivata. La storia degli ultimi anni ci ha insegnato l’inutilità di forzare maggioranze instabili basate su numeri ridotti, perché il risultato è un’azione amministrativa assolutamente non incisiva e incerta. Non vediamo prospettive per un governo che si basi, ancora una volta, sull’instabilità o, peggio ancora, su consiglieri che sono già passati da una parte all’altra più volte, o da una maggioranza all’altra».
Nessun accordo con la Lega
L’Uv rimanda al mittente le insinuazioni secondo cui ci sarebbe, per il futuro, un accordo con movimenti come la Lega di Salvini.
Scrive. «Le linee programmatiche del nostro Congresso dicono esattamente il contrario». Ribadisce per le prossime sfide elettorali «il percorso condiviso con le forze autonomiste. Lavoreremo per contrastare, con tutte le nostre forze, l’avanzare delle forze populiste in Valle d’Aosta. Le elezioni regionali anticipate non sono facili da gestire al momento e hanno sicuramente conseguenze amministrative difficili, ma rimangono inevitabili; è soprattutto un gesto di dignità verso la Valle d’Aosta».
(da.ch.)