Conservatoire: tornano gli appuntamenti con i Jeudis
17 appuntamenti da febbraio a giugno; la presidente del Conservatoire, Giovanna Sampietro, sottolinea la necessità di costruire una rete tra i vari enti che si occupano di musica
Conservatoire: giovedì 27 febbraio tornano i Jeudis musicali.
17 appuntamenti, dal 27 febbraio al 18 giugno con «la più importante stagione di musica da camera per la Valle d’Aosta», come ha sottolineato il curatore de Les Jeudis du Conservatoire, Giovanni Miszczyszy.
La rassegna, giunta alla sesta edizione, è stata presentata giovedì 20 febbraio nelle sede del Conservatoire, il complesso dei Balivi, introdotta dalle note di Allemanda in re minore dalla II Partita di Johann Sebastian Bach eseguita al violino da Virginia Citraro.
Il Conservatoire
Prima di entrare nel dettaglio dell’evento la presidente del Cda del Conservatoire de la Vallée d’Aoste, Giovanna Sampietro, ha voluto focalizzare l’attenzione su «quale posto occupa nel ricco panorama musicale della Valle d’Aosta, il Conservatoire?».
La presidente ha ricordato il quadro normativo che ha portato l’istituto a inserirsi nel quadro dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale, «la sua finalità primaria è dunque la formazione di strumentisti, cantanti, compositori, insegnanti di musica», diventando, all’interno del panorama musicale valdostano, «la sola istituzione che rilascia tutoli accademici di primo e secondo livello, aprendo le porte dei suoi studenti alla carriera artistica».
Sampietro ha sottolineato come sia «indispensabile, per far crescere nuovi talenti, la collaborazione con tutti gli altri enti e associazioni che si occupano di educazione musicale». Un panorama vastissimo che conta, nella sola Valle d’Aosta, 6 scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale, un liceo musicale, una Fondazione per la cultura musicale, decine di bande e e cori.
«La musica attraversa e permea la cultura valdostana e, per non disperdere energie e fondi, una solida rete va costruita fra tutti questi attori, per soddisfare le esigenze di tutti coloro che vogliono studiare e praticare musica a livello amatoriale o professionistico».
Un invito, quello della presidente, «per una filiera musicale forte, abbiamo già avviato una serie di collaborazioni importanti con la Sfom». Per far crescere la scuola è intenzione del Cda «raccontarci molto di più con parole e suoni che tutti possano capire» e fare «chiarezza sui reciproci ruoli: cosa significa coltivare la musica amatoriale e cosa invece avviare una carriera musicale professionistica».
Proprio per aprirsi di più il Conservatoire ha ora una Consulta degli studenti, presieduta da Daniele Callegari «per integrare in modo più diretto gli studenti nelle proposte della scuola».
«Proporremo degli interventi musicali nelle scuole interessate – dice Callegari – accompagnate da un video di presentazione della nostra scuola per avvicinarla di più alle realtà del nostro territorio».
La rassegna
La docente e direttrice del Conservatoire, Marinella Tarenghi, ha ricordato l’obiettivo dei Jeudis: «dare ampio spazio ad allievi, ex allievi e docenti per presentare quanto il Conservatoire produce, ma anche dare la possibilità agli studenti di acquisire quell’esperienza indispensabile per poter affrontare il pubblico senza timori».
Una rassegna che è un «importante momento formativo, grazie al quale gli studenti possono incominciare a cercare e trovare quell’equilibrio tra padronanza tecnica dello strumento, controllo delle proprie emozioni e interazione con il pubblico, indispensabile per poter affrontare la carriera del musicista».
La direttrice Tarenghi ha voluto ricordare che «la produzione e la ricerca, mai disgiunte dalla didattica, rappresentano la cosiddetta terza missione, un’importante nuova frontiera di lavoro per le istituzione di alta formazione, che rafforza il ruolo, la mission e la vision dell’istituzione in relazione al contributo e all’impatto che è in grado di produrre sulla comunità di appartenenza».
Illustrando il calendario degli appuntamenti Miszczyszy ha ricordato che lo scorso anno si sono registrate 1.340 presenze, con una media di 90 persone a serata.
Il calendario propone una grande varietà di repertori e di organici strumentali, dall’orchestra d’archi al pianoforte solista fino alla fisarmonica, ai cantanti e ai fiati.
«Inoltre il 26 marzo, ospiteremo la giovane e talentuosa Zhang Jingzhi vincitrice per la sezione violino del Premio Nazionale delle Arti, ospitato al Conservatoire nell’ottobre 2019» ricorda il professore.
Il programma
La sesta edizione de Les Jeudis du Conservatoire comincerà il 27 febbraio con la Serenata in sib Magg. K 361 “Gran Partita” di W. Mozart con Les harmonies du Conservatoire, il complesso di 12 fiat i e 2 contrabbassi composto dagli studenti della classe di Musica da Camera diretta da Giovanni Miszczyszyn.
Il 5 marzo complesso di ottoni e percussioni di retti da Stéphanie Praduroux; il 12 marzo per la Soirée Satie, parteciperanno allo spettacolo anche alcuni allievi della scuola di danza Just for Dance.
Il 19 marzo è previsto il concerto conclusivo dell’Atelier per strumenti ad arco tenuto dal maestro Umberto Clerici, dove Les Cordes du Conservatoire eseguiranno musiche di Mozart e di Schostakovic, con Eugenio Sacchetti, violino e Monica Spatari viola, solisti.
Il 26 marzo concerto della giovane e talentuosa Zhang Jingzhi; il 2 aprile serata dedicata alla musica jazz, con il Quartetto Jazz Poker; il 9 aprile Incontro d’ance con Ezio Ghibaudo alla fisarmonica e Andrea Mocci al saxofono.
Il 16 aprile sarà il turno di American Classic serata dedicata alla musica americana del 900; il 23 aprile Un pianoforte per tutte le Stagioni, progetto musicale curato dai docenti delle classi di pianoforte.
Il 30 aprile Nicola Peretto, accompagnato al pianoforte da Enrico Gianino, presenterà Saxophone à la française; il 7 maggio la musica classica incontrerà il jazz tra il vecchio e il nuovo o continente, West side –East side East side.
Il 14 maggio Hommage à Saint-Saëns a un anno dall’anniversario per i cento anni dalla scomparsa; il 21 maggio, Brass Jubilee, concerto di chiusura dell’Atelier de cuivres del maestro David Short; il 28 maggio per Musica in scena saranno interpretati, in forma scenica, alcuni momenti tratti da alcune opere.
Il 4 giugno l’Estro Armonico di Antonio Vivaldi prevede il concerto il concerto conclusivo del progetto di collaborazione tra le class di strumenti ad arco del Conservatoire e di violino del Liceo Liceo musicale; l’11 giugno la serata Méditations sur “Le merle noir” de Olivie Messiaen.
Ultimo appuntamento il 18 giugno con il concerto di musica jazz realizzato dagli allievi dei realizzato dagli allievi dei corsi di improvvisazione del professor Beppe Barbera.
(erika david)