Coronavirus, “bonus” 600 euro: sito INPS in tilt. Le disavventure dei valdostani
Diverso lavoratori autonomi lamentano disservizi: problemi di privacy per gli italiani
Quasi un Pesce d’Aprile per centinaia di migliaia di italiani.. L’accesso al portale dell’INPS previsto dal primo aprile, per chiedere il “bonus” di 600 euro si è rivelato per qualcuno una “mission impossible”. Prevedibile, probabilmente, che il portale potesse andare in tilt. Per altri, invece, una sorpresa che mette a rischio la privacy degli italiani. Il portale nel pomeriggio di oggi, mercoledì primo aprile, è stato messo in “funzione non disponibile”.
Attacco hacker
Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha motivato le difficoltà ad accedere al sito con «attacchi hacker». Lo stesso presidente rassicura gli italiani: «c’è tempo per fare la richiesta, i pagamenti dal 15 aprile direttamente sul conto corrente personale dei richiedenti».
Scambio di persona
«Di prima mattina ho provato a collegarmi per visionare lo stato di una differente pratica – racconta Sacha, lavoratore del settore del turismo -. Come da procedura, ho inserito il mio codice fiscale e il mio codice Pin per entrare nel servizio “My INPS” per poter così vedere lo stato di avanzamento della pratica che avevo richiesta tempo addietro e, appena caricato l’home page del servizio, con mio grande stupore mi accorgo che il saluto di benvenuto non è rivolta a me ma al signor B.A. (foto). Un po’ disorientato e confuso provo a fare, in sequenza, il log-out e nuovamente il login con le mie credenziali credendo in un errore tecnico del sito ma, ancora una volta, non si apre il servizio a me dedicato, bensì nuovamente quello di questo tale a me sconosciuto».
Stesso problema riscontrato da Martina, la quale ci ha contati attraverso la nostra pagina FB. «Mi è capitata la stessa disavventura questa mattina – racconta -. Stavo accendendo al sito Inps, già con moltissime difficoltà, e quando sono riuscita ad entrare nella mia area riservata l’utente non ero io. Ho avuto accesso a tutti i dati sensibili sensibili di un’altra persona e ho anche le foto che provano il tutto. E’ triste vedere che i nostri dati personali (numero di telefono, indirizzo, codice fiscale e le sue pratiche) siano dati così sensibili ma anche così facilmente accessibili se un portale collassa dal folle numero di richieste. In tutto questo, non sono ancora riuscita ad effettuare la mia richiesta al bonus di 600 euro».
Sacha decide così «di navigare nelle pagine del servizio “My INPS” e, incredibilmente, appena clicco sulla gestione anagrafica accedo a tutti i dati sensibili del signor B.A. – racconta -. In questa pagina, purtroppo, posso leggere il suo indirizzo di casa, la sua mail, il suo codice fiscale e perfino il suo numero personale di cellulare. L’assurdità di questa mattinata continua ancora peggio, in quanto avrei anche la possibilità di modificare oppure bloccare anche il suo PIN di accesso al sistema INPS».
Portale in tilt
«Sicuramente si è trattato di un errore tecnico a causa del numero elevato di contatti per la richiesta dei bonus concessi dal governo per far fronte all’emergenza – conclude Sasha -, però credo che i dati sensibili degli italiani non possano essere così facilmente accessibili vista la delicatezza degli stessi».
Dopo i disservizi riscontrati al mattino, nel primo pomeriggio di oggi accedendo al portale dell’Inps compare una comunicazione che cerca di tranquillizzare gli utenti. «Al fine di consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio, il sito è temporaneamente non disponibile – si legge -. Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l’ottenimento delle prestazioni».
(re.aostanews.it)